RITORNO A BERLINO SULLA FRONTIERA ORIENTALE

07 Settembre 2024 14:00 Michelangelo Severgnini

Comincia oggi un tour di due settimane tra Berlino e Istanbul durante il quale terrò 2 concerti (a Istanbul), 1 proiezione dell'Urlo (a Berlino) e diverse sessioni di registrazione con altrettanti musicisti in vista del nuovo album "La caverna" (puoi contribuire qui alla produzione dell'album:
https://www.gofundme.com/f/la-caverna-un-album-musicale-di-michelangelo-severgnini).

(Segui anche la mia nuova pagina con gli appuntamenti musicali: https://www.facebook.com/profile.php?id=61564668662583)

Manco da Berlino da 4 anni. L'ultima volta fu durante le settimane di inizio pandemia, febbraio 2020.

Le riprese dell'Urlo erano da poco finite. E ad ostacoli si aggiungevano ostacoli.

Ho vissuto a Berlino dal 2015 al 2017.

Arrivato con la diaspora di artisti turchi che lasciavano la Turchia, dove fino a quel momento dal 2008 avevo vissuto.

In quegli anni diedi vita ad un progetto musicale che si chiamava "Berlin Bagdad Bahn" (ascolta qui alcuni pezzi: https://m.youtube.com/channel/UCWgPhnfigFwNEoMtou2ro3w/videos; qui invece uno storico concerto a Berlino:
https://m.youtube.com/watch?v=LspMARxSB_k).

Per chi non lo sapesse, la linea del treno (bahn) tra Berlino e Baghdad fu una chimera di inizio '900.

L'impero germanico in accordo con quel che rimaneva dell'Impero ottomano ormai prossimo al tracollo, firmarono un accordo per collegare Berlino e Baghdad via treno, anzi Amburgo con Bassora, cioè il Mare del nord con l'Oceano indiano.

Questo progetto non fu mai portato a termine, perché Francia e Inghilterra non lo permisero.

L'Impero ottomano si sgretolò, il Medio Oriente fu spartito appunto tra Francia e Inghilterra e la Germania muta, perché perse la prima guerra mondiale e l'Impero ottomano si dissolse niente meno.

Tutto per non unire Berlino e Baghdad con un treno.

In quegli anni in cui vissi a Berlino ero convinto, da Italiano, che unire in via pacifica Berlino e il Medio Oriente, fosse una colonna per la pace e la prosperità di tutta l'area.

E che a inizio '900, germanici e ottomani non l'avessero pensata male.

E infatti gli Inglesi si misero di mezzo e i Francesi appresso.

Berlino e Istanbul sono tra le due città più importanti della mia vita, per questo decisi di unirle con un progetto musicale che attraversava con un filo rosso la musica dall'Iraq alla Germania, passando da Turchia e Balcani. E tutto tornava.

Sapere che quest'asse è sano e prospero è un'ottima notizia per me Italiano, perché quello è il filtro tra noi e l'Oriente.

Non vedo Berlino da 4 anni ma immagino la crisi di identità in cui parte della popolazione si trovi. Dopo gli anni della trasformazione urbanistica, dell'economia galoppante, del globalismo sfrenato e, lasciatemelo dire, anche del dibattito militarizzato, che sta succedendo ora?

La BSW è la nuova realtà politica in Germania, è quel sussulto di est, di Oriente, che si è fatto sentire e che sta dicendo no.

È quell'Oriente naturalmente connaturato nell'anima tedesca e che spinse l'Impero germanico a trovare alleanze nell'Impero ottomano, ma che spinse anche la DDR sui percorsi dell'URSS.

Il tributo di sangue lasciato dai Russi in Germania è ben radicato nella storia dei cittadini dell'est, in quelli dell'ovest e nelle nuove generazioni non c'è traccia.

Per questo quello di Bündnis Sahra Wagenknecht è un sussulto.

Si può fare adesso, in questa ultima generazione. La prossima è già tardi.

Il momento per riprendere i fili del discorso con l'Oriente è adesso.

La Turchia, da par suo, dove mi recherò settimana prossima, ha annunciato di aver fatto richiesta di ingresso nei Brics.

Insomma la frontiera orientale è in fermento, non è solo la sanguinante Ucraina.

La frontiera orientale è un luogo dove tante cose si muovono e dove ricomporre le alchimie sarà nei prossimi tempi un imperativo categorico.

Se la dottrina americana ha deciso di fare tabula rasa di un asse vitale per la salute di noi Europei, ci sono alcuni Europei che a quell'Oriente ci sono legati da un filo ancestrale che nessuna politica può sopprimere.

Questo lavoro, questo album musicale in lavorazione, "La caverna", racconta anche di questo, di questo oscurantismo, di questi tempi bui.

E di una luce naturale che naturalmente illumina la via.

Si parte: verso Oriente, passando da Nord!

———

LA CAVERNA
Un album musicale di Michelangelo Severgnini.

Dodici scalini al di là delle torce dell’inganno.

https://www.gofundme.com/f/la-caverna-un-album-musicale-di-michelangelo-severgnini

———

Ascolta qui gli altri miei album:

https://open.spotify.com/album/3MWkzeTZb4nhrVgL3EyxR9

https://michelangelosevergnini.bandcamp.com/

Le più recenti da EXODUS

Salvini e le ONG

15 Settembre 2024 08:00 - Michelangelo Severgnini

On Fire

Accetti la visione del mondo di Putin? La risposta di Jeffrey Sachs che lascia il giornalista senza parole

Sembra che tu sia molto incline ad accettare la visione del mondo di Putin piuttosto che forse la cruda realtà? Domanda il giornalista Piers Morgan La risposta del Professor Sachs è...

Il simbolo sull'elmetto del soldato ucraino manda in tilt lo studio televisivo francese

Uno dei principali canali di informazione francese LCI mostra in diretta TV un soldato ucraino attualmente in Russia che sfoggia orgogliosamente un elmetto nazista delle SS. Il conduttore è visibilmente...

L’"eminenza grigia di Kiev" e cosa si nasconde (davvero) dietro le dimissioni di Kuleba

di Clara Statello per l'AntiDiplomatico   Dimissioni a raffica nel governo di Kiev in meno di 24 ore. Il presidente della Verkhovna Rada (il parlamento ucraino) Ruslan Stefenchuk da ieri sera ha...

Carlo Rovelli: "È questo il mondo che vogliamo?"

"È questo il mondo che vogliamo?". Con uno straordinario, per sintesi ed efficacia, post su Facebook, il professor Carlo Rovelli illustra alla perfezione che cosa sia realmente la Nato e dove sta...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa