di Alberto Fazolo
Da dopo l’intervento russo in Ucraina del febbraio 2022 in Occidente c’è stato uno sconsiderato uso dello slogan “Slava Ukraini”. Principalmente è stato usato da chi vuole sostenere l’ingerenza occidentale (magari anche attraverso le truppe neo-naziste), al contempo malauguratamente è stato adottato anche da chi in buona fede vuole mostrare solidarietà all’Ucraina. Sia per gli uni che per gli altri, può essere utile sapere cosa significhi quello slogan, cioè capire se sia un motto nazista o altro.
Sul finire della Prima Guerra Mondiale alla Rivoluzione dei bolscevichi si oppongono le forze zariste che scatenano la Guerra Civile in Unione Sovietica. In quel caotico contesto prendono corpo delle pulsioni separatiste ucraine che si propongono di creare uno Stato ucraino indipendente (il quale non era mai esistito in precedenza). Queste forze si costituiscono in un esercito e dichiarano l’indipendenza dell’Ucraina pur non avendone il controllo territoriale. Costoro per primi usano lo slogan “Slava Ukraini” (Gloria all’Ucraina) in un periodo grossomodo compreso tra il 1917 e il 1921, quindi non solo prima della nascita del nazismo, ma anche prima dell’avvento del fascismo. Per questo motivo non si può dire che “Slava Ukraini” sia uno slogan nazista, mentre lo è la variante “Slava Ukraini, heroiam slava” (Gloria all’Ucraina, gloria agli eroi), anche questa molto diffusa e usata con estrema leggerezza. Si tratta del motto che dagli anni ‘30 adottano i nazionalisti ucraini che poi servono Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo slogan ha accompagnato i peggiori massacri della Seconda Guerra Mondiale, chi lo adopera rivendica intrinsecamente il nazismo e tutti i suoi crimini.
Specificato ciò, non si deve fare l’errore di pensare che “Slava Ukraini, Heroiam slava” sia uno slogan “brutto perché nazista” e “Slava Ukraini” sia “bello”: sono sostanzialmente la stessa cosa. Come già detto, i nazionalisti ucraini che coniarono questo slogan negli anni ‘20 non li possiamo definire nazisti per motivi cronologici, ma dal punto di vista sostanziale fecero cose analoghe ai nazisti: massacrarono le minoranze e si accanirono con particolare ferocia contro gli ebrei. I Pogrom fatti in Ucraina durante la Guerra Civile furono prevalentemente opera loro. Vennero assassinate tra le 50.000 e le 200.000 persone di religione ebraica, i feriti furono altrettanti. Non si contarono gli stupri. Questi crimini contro gli ebrei avvennero al grido di “Slava Ukraini”.
Usando il motto “Slava Ukraini” si legittimano i Pogrom, nonché le violenze razziali e politiche perpetrate dai nazionalisti ucraini. Forse questo motto non lo si può propriamente definire nazista, ma di sicuro è antisemita.
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