Venezuela: il trionfo del chavismo e il fiasco dell’opposizione estremista

09 Gennaio 2025 23:01 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Alla vigilia dell'insediamento del presidente venezuelano Nicolas Maduro per il suo terzo mandato costituzionale, Caracas è stata teatro di imponenti manifestazioni a sostegno del governo e della Rivoluzione Bolivariana che continua a percorrere la strada tracciata dal Comandante Hugo Chavez. Migliaia di sostenitori del chavismo hanno riempito le strade della capitale e di altre regioni del Paese, dando vita a una "Gran Marcia per la Pace e la Gioia", mentre l’opposizione ha tentato invano di organizzare una contro-manifestazione che si è rivelata un totale insuccesso.

Il sostegno al governo di Maduro

Il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) ha guidato la mobilitazione principale, che si è snodata da Petare, nel municipio Sucre dello stato Miranda, fino alla Plaza Brión a Chacaíto. La marcia ha raccolto una straordinaria partecipazione popolare, con manifestazioni parallele in altri Stati come Bolívar, Monagas, Sucre e Zulia. Le vie di Caracas erano decorate con manifesti che recitavano lo slogan "Yo juro con Maduro", in un chiaro segno di sostegno al presidente rieletto lo scorso 28 luglio.

Le attività non si sono limitate alla marcia: il Congresso Internazionale Antifascista, inaugurato nella capitale con la partecipazione di oltre 2.000 delegati provenienti da più di 100 Paesi, ha ulteriormente rafforzato il clima di celebrazione e impegno politico.

Inoltre, il ministro dell’Agricoltura Produttiva e delle Terre, Menry Fernández, ha sottolineato la presenza di oltre 10.000 rappresentanti dei settori agricolo e ittico al Poliedro di Caracas, impegnati in attività politiche e di vigilanza in preparazione all’insediamento di Maduro. Questi settori, insieme a movimenti sociali, studenteschi, operai e indigeni, si sono uniti in una dimostrazione di unità e determinazione.

L’opposizione e il fallimento della sua mobilitazione

In contrasto con la folla entusiasta che sosteneva il governo, l’opposizione ha mostrato segni di disorganizzazione e debolezza. La tanto attesa riapparizione di María Corina Machado, figura chiave dell’estrema destra golpista e mentore del candidato sconfitto Edmundo González, è stata un fiasco. Apparendo su un piccolo camion a Chacao, roccaforte dell’opposizione, Machado ha affrontato gravi problemi tecnici durante il suo intervento: la qualità del video e del suono era scadente, e il suo messaggio è stato percepito solo parzialmente.

Nonostante i tentativi di rilanciare la sua falsa narrativa contro il governo, il discorso di Machado non ha avuto l’impatto sperato. Le voci secondo cui sarebbe stata arrestata sono state rapidamente smentite dalla stessa ex deputata, che ha definito queste affermazioni una "falsa operazione di bandiera" orchestrata per alimentare confusione.

Una vittoria emblematica contro il fascismo

La vicepresidente Delcy Rodríguez ha sottolineato come il trionfo elettorale di Nicolás Maduro rappresenti una vittoria strategica contro il fascismo e i tentativi di destabilizzazione promossi da settori estremisti. Ha accusato Machado di essere una figura centrale nei piani golpisti e di aver invocato reiteratamente il blocco economico contro il Venezuela, causando sofferenze al popolo venezuelano.

Rodríguez ha elogiato la dignità e il coraggio del presidente Maduro nel difendere la sovranità del Paese, respingendo offerte che avrebbero compromesso la sua integrità politica. Ha inoltre criticato duramente i governi di destra che hanno sostenuto l’opposizione venezuelana, promettendo che il popolo non dimenticherà i torti subiti.

Mentre le manifestazioni a favore di Maduro e del governo bolivariano hanno dimostrato la forza e l’unità del chavismo, l’opposizione ha palesato la sua incapacità di organizzare una mobilitazione significativa. L’insediamento di Maduro, sostenuto da una vasta partecipazione popolare e internazionale, segna un nuovo capitolo di resistenza e autodeterminazione per il Venezuela.

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