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di Alessandro Bianchi
In qualità di insindacabili Leviatani del web, David Puente e Open di Enrico Mentana hanno deciso di censurare nuovamente un post Facebook de l’AntiDiplomatico, ledendo per l’ennesima volta i nostri diritti come testata giornalistica regolarmente registrata.
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Sorbi è stato ferito da una mina del regime di Kiev. Ha avuto i primi soccorsi dai soldati russi ed è stato curato in un ospedale sotto il controllo diretto delle forze russe.
Questi sono i fatti, ma viviamo in un paese per cui il signor Puente e la testata giornalistica a noi concorrente, Open, hanno la possibilità di censurare la nostra OPINIONE su un servizio del TG1 che secondo noi non li ha ricostruiti correttamente.
Il post Facebook con cui avevamo diffuso la nostra opinione è stato censurato per l’opera di “fact checker indipendenti” (ci sarebbe da sorridere se non fosse così tragico il tutto!) che rimandano appunto all’opinione del signor Puente, con un titolo da Istituto Luce: "No! Il TG1 non ha «capovolto la realtà» sul caso Mattia Sorbi e i medici ucraini"
Pensiero, quello del signor Puente, che, nella sua analisi giustificatoria della censura, resta estremamente debole, ai limiti del dilettantesco.
Debole perché omette volutamente, da un lato, la provenienza della mina che ha ferito Sorbi, il ruolo dell’esercito ucraino prima e quello russo di primo soccorso poi.
Debole perché, dall’altro lato, il suo intento è chiaramente fuorviante: identificare i “medici ucraini” con il regime di Kiev è - quello si - volutamente falso. Si tratta di medici “ucraini” che lavorano in un ospedale controllato dai russi e che presto potrebbero diventare medici "russi" con il referendum di annessione che avverrà in quelle aeree. Semplicemente è l'aspetto meno rilevante di tutta la vicenda se non per chi, come il signor Puente, ha fretta nel voler mistificare i fatti che RIPETIAMO sono i seguenti: Il giornalista italiano è stato ferito da una mina del regime di Kiev. Ha avuto i primi soccorsi dai soldati russi ed è stato curato in un ospedale sotto il controllo diretto delle forze russe.
A parte le opinioni e le ricostruzioni deboli ai limiti del dilettantesco del signor Puente, resterebbe il nostro diritto come testata giornalistica di poter commentare un servizio del TG 1, lasciando ai nostri lettori la possibilità di criticarci e soprattutto farsi una loro opinione.
Questo diritto, che sarebbe il pilastro base di ogni democrazia, è drammaticamente leso dall’azione repressiva e insindacabile di Mentana e dei suoi scagnozzi del web. Se ancora non vi siete allarmati della deriva autoritaria in corso nel nostro paese… beh temiamo che di tempo per tutti noi ne sia rimasto veramente poco.
P.s. La nostra pagina Facebook è già in shadowbanning - significa come ci ricorda ogni giorno la multinazionale nord-americana che è limitata nella diffusione e potrebbe essere presto chiusa - per un post satirico delle fake news raccontate tra gli altri da Open e per una dichiarazione rilasciata da un luminare del British Medical Journal. Chiaramente tutte e due le censure avvenute per l'azione degli stessi "fact checker indipendenti".
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La nostra pagina Facebook è a rischio chiusura a rischio chiusura per la vergognosa opera di censura da parte di Open. Il consiglio è di segnarvi al canale Telegram e alla pagina nuova di riserva Facebook (l’AntiDiplomatico2).
P.S. 2 In questa foga di sostegno acritico all'Ucraina, i "fackcheker indipendenti" si sono dimenticati dell'ennesimo crimine di guerra e contro l'umanità di oggi contro Donetsk con armi Nato. Sono morti due bambini.
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