Piove! Putin ladro


di Giordano Zordan


Penso che quasi tutti, prima o poi, si siano posti la doverosa domanda: perché questo o quello sono sempre sbagliati, negativi, respinti, mentre altri, al contrario, sono sempre ben accetti, portati ad esempio, scusati?

L'esempio immediato è Putin, ridotto a macchietta emblematica di tutto il male possibile, sempre accusato di fatti e misfatti mai suffragati da prove concrete (Bucha, invasione non provocata, ecc.)

Si tratta di una visione della realtà in cui il mondo anglosassone (in primis, Usa e Uk) detiene un indiscutibile primato: occorre demonizzare una persona, un fatto, un'idea che non si allinea alle proprie.

In questo modo, qualsiasi posizione che derivi dal demonio, può essere respinta a priori, anche senza prove, approfondimenti, discussioni.

Putin può dire e fare tutto e il contrario di tutto, sarà sempre il demonio, quindi respinto. Un giochetto applicato in qualsiasi circostanza, rafforzato dall'industria mediatica del pensiero unico.

Un altro giochetto ben oliato è descrivere una situazione ribaltandone l'essenza reale. Ecco allora Putin che "si fa minaccioso perché ammassa truppe lungo il confine finlandese", dopo che la Finlandia, con atto unilaterale, straccia il trattato russo-finlandese di neutralità, ed entra nella Nato. Ma chi dei due si doveva sentire minacciato?

Se un redivivo Patto di Varsavia avesse posto i suoi missili in Messico e/o in Canada, come avrebbero reagito gli Usa?

L'abbiamo già visto con la crisi dei missili a Cuba, fatta passare come ennesima prova di aggressività russa, quando in realtà era la risposta ai missili Nato piazzati precedentemente in Turchia. Allora come oggi, scattò il ribaltamento della realtà.

Ancora, il primo atto compiuto dalla Von der Leyen, dopo l'entrata delle truppe russe in Ucraina, è stato l'eliminazione dei media russi dall'etere europeo, in particolare Rt e Sputnick, anima, a suo dire, della propaganda russa. Così, per sfuggire ad una propaganda, se ne instaura un'altra, quella occidentale. Il ribaltamento della realtà. Mi scuseranno i lettori se porto sempre la Russia come esempio, ma mi sembra il più facile, tuttavia indigeribile ai più, dato il grado di lavaggio del cervello che sono costretti a subire.

* Insegnante. Scrittore. Con LAD edizioni ha pubblicato "l'Isola di Faustino"



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