Prof. Jeffrey Sachs: "La situazione è molto più seria di quanto pensiamo"

Intervenendo in Armenia, il professore della Columbia University Jeffrey Sachs ha rilasciato queste dichiarazioni sul possibile confronto tra Russia e Stati Uniti

21860
Prof. Jeffrey Sachs: "La situazione è molto più seria di quanto pensiamo"

 

In una conferenza tenuta nella capitale armena Yerevan e ripresa oggi da Svetlana Ekimenko su Sputnik, l'economista di fama mondiale Jeffrey Sachs ha dichiarato come il "mondo sia in bilico e sull'orlo dell'esplosione". Ed “è tutto davvero scioccante”.





Mentre in molti avevano paventato una prossima fine del conflitto con l'arrivo della nuova amministrazione Trump, l'interregno di Biden potrebbe portare al collasso finale. 

Il confronto diretto tra Stati Uniti e Russia "comporta minacce molto serie e reali”, ha dichiarato Sachs durante la conferenza. 

Le due parti possiedono migliaia di testate nucleari, ha ricordato il presidente del Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite, che ha poi definito la guerra in Ucraina come "un conflitto per procura aperto e condotto dagli Stati Uniti", dove Kiev ha reso “un buon servizio morendo per conto degli americani”.

Sottolineando che la conflagrazione sarebbe tra due superpotenze nucleari, si è rivolto ai presenti chiedendo: “Sapete quanto si parla del rischio nucleare di questa guerra? Zero”. Secondo l'economista, negli Stati Uniti qualsiasi discorso sui pericoli intrinseci di uno stallo tra due superpotenze nucleari è considerato “di pessimo gusto” e liquidato come “il presidente russo Putin sta solo bluffando”. La popolarità di questo punto di vista negli Stati Uniti potrebbe portare a una situazione catastrofica, quando non ci sarà più tempo per dire: “Scusate, abbiamo sbagliato”.

Avremo un minuto prima che il missile atterri... Ed è così che finisce il mondo”, ha detto. “La situazione è davvero molto seria e molto più vicina di quanto pensiamo”, ha avvertito Sachs. Il motivo di questa situazione disastrosa, ha spiegato, è che “non siamo ben guidati”, alludendo ai falchi dal grilletto facile a Washington e in Occidente.

“Non erano i migliori studenti della classe, ma hanno le mani sui missili [...] e credono nei giochi di guerra”, ha sintetizzato l'economista.

Ci sono poche possibilità che il presidente Joe Biden guidi gli Stati Uniti verso una “buona direzione” per il resto del suo mandato, ha dichiarato Jeffrey Sachs a Sputnik. Abbiamo bisogno di una politica estera completamente nuova, basata sul negoziato, sul rispetto reciproco con le altre grandi potenze e sulla pace... In questo momento gli Stati Uniti non sembrano avere un pensiero sano ai vertici”, ha precisato.

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Trump-Zelensky, leggere la realtà di Marco Bonsanto Trump-Zelensky, leggere la realtà

Trump-Zelensky, leggere la realtà

Europa (e NATO) all'anno zero di Giuseppe Masala Europa (e NATO) all'anno zero

Europa (e NATO) all'anno zero

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia? di Paolo Desogus Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Trump e i Nativi Americani di Raffaella Milandri Trump e i Nativi Americani

Trump e i Nativi Americani

La deriva di un continente in guerra di Giuseppe Giannini La deriva di un continente in guerra

La deriva di un continente in guerra

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania di Antonio Di Siena Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi di Michelangelo Severgnini Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX" di Giorgio Cremaschi Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti