Il presidente libanese Michel Aoun ha incontrato venerdì il negoziatore statunitense nella disputa sulla demarcazione del confine marittimo tra Tel Aviv e Beirut, Amos Hochstein, giunto nel Paese lo stesso giorno dopo una visita in Israele.
All'incontro, svoltosi presso il palazzo presidenziale di Baabda, hanno partecipato il vicepresidente del parlamento libanese, Elias Bou Saab, il ministro degli Esteri Abdullah Bou Habib, e il capo della direzione libanese della Sicurezza generale, il generale Abbas Ibrahim.
"Ci sono notevoli progressi nei negoziati e sono ottimista sul fatto che verrà raggiunto un accordo ... completerò il tour con i funzionari", ha dichiarato Hochstein.
Prima dell'incontro, Ibrahim ha incontrato il presidente del parlamento libanese, Nabih Berri. Dopo la sua conversazione con Berri, Ibrahim ha riferito ai media che l'argomento della loro discussione era "non la demarcazione" e che la situazione della sicurezza nel paese "è molto buona".
Nonostante questo ottimismo, alcune fonti hanno svelato al media libanese Al-Akhbar che Hochstein non ha portato con sé alcuna bozza di un possibile accordo da discutere con i funzionari libanesi, suggerendo che sono stati fatti pochissimi progressi nei negoziati.
Invece, l'incontro a Baabda si è concentrato sul rimaneggiamento dei risultati delle discussioni che ha avuto con i funzionari libanesi durante la sua precedente visita nel paese all'inizio del mese scorso.
Mentre i negoziati continuano a bloccarsi, si avvicina la scadenza di metà settembre emessa dal leader di Hezbollah Hassan Nasrallah.
Nasrallah ha minacciato Israele di escalation se non si raggiungesse un accordo tra Beirut e Tel Aviv sulla demarcazione del confine.
Inoltre, sembra sempre più imminente un'escalation della tensione in un conflitto armato, poiché la compagnia britannica Energean ha annunciato l'8 settembre che la sua nave, attualmente di stanza al largo delle coste del Libano, inizierà a estrarre gas dal giacimento di Karish conteso entro il 20 Settembre.
Il giacimento di gas di Karish è al centro della disputa in corso sulla demarcazione del confine marittimo tra Libano e Israele.
Hezbollah ha continuamente promesso che proteggerà le risorse naturali del suo Paese, anche attraverso l'uso della forza.
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