Ex direttore MI6: "Siamo in guerra, una guerra grigia contro la Russia"

21 Marzo 2024 12:00 Andrea Puccio

Siamo in guerra con la Russia? Pare proprio di si, secondo Richard Dearlove, ex capo del servizio segreto di Sua Maestà, infatti le sue dichiarazioni rilasciate al giornale Politico non lasciano dubbi.

Richard Dearlove, 79 anni, è preoccupato per lo stato generale di impreparazione e instabilità in Occidente. Considerata l’aggressività di Putin, “dobbiamo fare scelte difficili”, ha detto l’ex capo del MI6.

“Angela Merkel era nota per la sua disattenzione mentre governava la Germania dal suo cellulare. Quindi potevi essere sicuro che i russi la stavano ascoltando – e probabilmente lo stanno ancora facendo. Penso che il problema con la Germania sia che ora è pacifista e non ha mai preso sul serio la sicurezza”, ha detto Dearlove trascurando che proprio gli Stati Uniti, grazie alle intercettazioni della NSA ascoltavano l’allora cancelliera tedesca, ma questo evidentemente non conta quando il nemico si trova a Mosca e non a Washington.

“Sai bene quanto me che i loro risultati in termini di sicurezza [dei servizi segreti tedeschi] sono stati terribili. In effetti, è piuttosto scioccante”, ha detto l’ex capo dell’intelligence britannica. Quando era a capo dell’MI6, era molto attento nel condividere i dati con la Germania, temendo che arrivassero troppo facilmente alla Russia, scrive Politico.

L’ex capo del servizio segreto di Sua Maestà ha poi aggiunto che “Se fermassi qualcuno per strada qui nel Regno Unito e gli chiedessi se pensa che la Gran Bretagna sia in guerra, ti guarderebbero come se fossi pazzo. Ma siamo in guerra, siamo coinvolti in una guerra grigia con la Russia, e cerco di ricordarlo alla gente”.

Riguardo alle spese militari del suo paese è molto critico al punto di sostenere che non sono in grado di affrontare le minacce della Russia e della Cina.

“In questo momento siamo di fronte ad una scelta difficile. Abbiamo urgentemente bisogno di costruire più navi. E, per l’amor di Dio, abbiamo bisogno di più soldati sul campo”, borbotta l’ex capo dell’MI6. Secondo lui, il conflitto militare in Ucraina ha dimostrato l’importanza della manodopera da combattimento”.

Quindi se ancora qualcuno pensa che è Putin che minaccia il nostro democratico e libero occidente dovrebbe finalmente ricredersi. Non mi sembra che in nessun momento dal Cremlino siano arrivate dichiarazioni di minaccia verso i paesi europei, ma si sa, quando occorre continuare a finanziare il complesso degli armamenti, unico settore ancora in auge negli Stati Uniti, bisogna trovare un nemico da combattere.

Prima era il terrorismo di stampo islamico, ora il nemico si trova, come si trovava per decenni, oltre cortina, poco importa se queste esagerazioni ci potrebbero portare alla terza guerra mondiale.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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