16° Summit dell'ALBA-TCP: verso un ordine internazionale democratico
Gli Stati membri dell’Alleanza Bolivariana dei Popoli della Nuestra America - Trattato del Commercio dei Popoli (ALBA-TCP) si sono riuniti a Cuba per celebrare 14 anni di lavoro per difendere la pace regionale e consolidare l'integrazione latinoamericana e caraibica.
"Ribadiamo la nostra volontà di continuare a promuovere la costruzione di un nuovo ordine internazionale democratico, equo ed inclusivo in cui l'eguaglianza sovrana tra gli Stati e il rispetto della libera autodeterminazione dei popoli sia effettiva”, si legge nella dichiarazione finale del summit.
"Riaffermiamo la necessità di rafforzare la comunità degli Stati dell'America Latina e dei Caraibi (CELAC) come meccanismo di concentrazione politica regionale basata sul rispetto della sovranità, l’integrità territoriale e il non intervento negli affari interni di ciascun paese".
Il presidente cubano Miguel Diaz-Canel ha dichiarato che l'integrazione è l'unico modo per affrontare le minacce dei paesi interventisti. Ha inoltre difeso il Nicaragua e il Venezuela, affermando che il costante sovvertimento politico, l'aggressione economica e le minacce dell'uso della forza mettono in pericolo la pace e la sicurezza della regione.
En el 14 aniversario del #ALBAunida nuestro homenaje a ese empeño, a su realización, al sueño, a los soñadores y a todos los que hicieron posible que hayamos saldado deudas de siglos. #SomosCuba #SomosContinuidad pic.twitter.com/Rj67VHaZPx
— Miguel Díaz-Canel Bermúdez (@DiazCanelB) 14 dicembre 2018
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha esortato i membri dell'alleanza a rafforzare la piattaforma sulla base di cooperazione, unità e solidarietà.
Propusimos en la XVI Cumbre del ALBA–TCP, impulsar con fuerza la construcción de un modelo de desarrollo integrador, capaz de generar las riquezas que nos permitan alcanzar la liberación económica, para avanzar hacia un nivel superior de desarrollo compartido. #AlbaEsFuturo pic.twitter.com/bSdS6XI84q
— Nicolás Maduro (@NicolasMaduro) 14 dicembre 2018
"Insistiamo sul fatto che le misure coercitive unilaterali sono contrarie alla Carta delle Nazioni Unite e al diritto internazionale, violano le regole del commercio internazionale, minacciano la pace e la sicurezza internazionali e limitano il godimento dei diritti umani", viene ribadito nella dichiarazione finale in rimprovero contro il blocco degli Stati Uniti verso Cuba, la legge NICA recentemente approvata contro il Nicaragua e le sanzioni economiche e finanziarie contro il Venezuela.
Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha affermato che il miglior tributo ai leader rivoluzionari e ai principali promotori dell'ALBA, Fidel Castro e Hugo Chavez, sarebbe quello di impegnarsi nelle lotte per la liberazione della regione e raggiungere la giustizia e la pace sociale.
"Abbiamo partecipato al XVI Vertice ALBA-TCP all'Avana, a Cuba, per commemorare il 14° anniversario della sua fondazione da parte dei comandanti Fidel Castro e Hugo Chavez e abbiamo ribadito la nostra volontà di lavorare insieme per rafforzare la fratellanza e l'integrazione dell'America Latina e dei Caraibi ", ha scritto il leader boliviano su Twitter.
Asistimos a XVI Cumbre ALBA-TCP en La Habana, Cuba, para conmemorar el 14 aniversario de su fundación por los hermanos comandantes Fidel Castro y Hugo Chávez y ratificamos nuestra voluntad de trabajo conjunto para fortalecer la hermandad e integración de Latinoamérica y el Caribe pic.twitter.com/fWxxFtL3GJ
— Evo Morales Ayma (@evoespueblo) 14 dicembre 2018
Il presidente del Nicaragua Daniel Ortega ha denunciato gli atti interventisti degli Stati Uniti contro il Venezuela e Cuba.
Gli Stati membri hanno anche solidarietà solidarietà all'ex presidente brasiliano Lula Da Silva che è stato condannato a 12 anni e un mese di prigione con l’accusa di corruzione passiva e riciclaggio di denaro sporco. Lula nega il suo coinvolgimento in nessuno dei casi e afferma di essere bersaglio della persecuzione politica, insieme alla Presidente Dilma Rousseff e al loro Partito dei Lavoratori (PT).
"Ribadiamo la nostra solidarietà al compagno Lula Da Silva, leader emblematico della Nuestra America, prigioniero politico in Brasile", afferma la dichiarazione finale dell'ALBA.
Il primo ministro di Saint Vincent e Grenadine, Ralph Gonsalves, ha affermato che un intervento militare contro il Venezuela avrebbe successo se l'ALBA non esistesse.
"Il Venezuela non è una minaccia per nessuno, non disturba la pace mondiale, non è nel mezzo di una guerra civile, non c'è condizione del diritto internazionale che permetta (agli Stati Uniti) di intervenire in Venezuela", ha detto il leader caraibico.
Secondo lui, queste minacce degli Stati Uniti dovrebbero essere prese sul serio perché provengono dalla più grande potenza militare del mondo. Quindi, l'ALBA-TCP deve rispondere con maggiore unità, ha detto.
Il Primo Ministro del Commonwealth della Dominica, Roosevelt Skerrit, ha ratificato la difesa della sovranità popolare e la validità dell'ALBA-TCP, specialmente per i più vulnerabili ed emarginati.
"Siamo interessati a risolvere i problemi delle persone... è quello che sarà sempre fatto", ha detto Skerrit.
Il segretario generale dell'ALBA-TCP, David Choquehuanca, ha chiesto l'unità e l'integrazione delle popolazioni latinoamericane nel quadro della fraternità e della difesa della sovranità, al fine di rafforzare lo sviluppo multilaterale.
Nicolas Maduro ha scritto su Twitter, "Abbiamo proposto al XVI Summit di ALBA-TCP, di promuovere fortemente la costruzione di un modello di sviluppo integrativo, capace di generare ricchezza che ci consenta di raggiungere la liberazione economica, di avanzare verso un livello più alto di sviluppo condiviso. #AlbaIstheFuture”.
Choquehuanca ha sottolineato l'importanza di consolidare i sistemi monetari sviluppati nella regione, riferendosi alla criptovaluta venezuelana Petro e al Sucre, come basi per un nuovo modello economico.
"Dobbiamo essere attivi nello scenario multilaterale, nei meccanismi delle alleanze, nel movimento sociale ed economico, nei consigli dei nostri popoli, che vogliono integrarsi, che vogliono lavorare per la loro terra (...) Dobbiamo anche adattarci e costruire quel nuovo pensiero economico con Sucre e Petro, una nuova architettura finanziaria che ora è realtà", ha affermato il segretario.
Si è anche concentrato sul lavoro con la Russia, la Cina, l'Iran e la Turchia perché sono interessati a lavorare con i governi degli Stati membri dell'ALBA. Il segretario ha aggiunto che devono collaborare con i movimenti sociali.
"Dobbiamo diventare lo spirito di integrazione dei popoli del mondo, per risvegliare quel sentimento di fratellanza", ha concluso.
(Traduzione de l’AntiDiplomatico)