Il centro dell'Economia Mondiale a Vladivostok
L’evento è dedicato allo sviluppo dell’anello del Pacifico
di Giuseppe Acciaio
I primi giorni di settembre il centro dell’Economia Mondiale si è temporaneamente spostato nella città di Vladivostok (Russia) - il porto marittimo verso l’Asia che giace sulla riva del Mar del Giappone. Il motivo di tale spostamento sull’isola con il nome Russkij è lo svolgimento del quarto forum economico Orientale, al quale parteciperanno i più illustri personaggi della politica dell’Anello del Pacifico, ad eccezione degli USA che recentemente si sono allontanati dal resto del mondo politico. I rappresentanti più attesi sono senza dubbio: il presidente russo Putin, il segretario generale del partito comunista cinese Xi Jinping, il Primo Ministro giapponese Shinzo Abe e le delegazioni dei Governi dell'India e della Corea del Nord. A questo forum parteciperanno 8 mila rappresentanti di cui 7 mila sono influenti uomini d’affari.
L’evento è dedicato allo sviluppo dell’anello del Pacifico che riunisce Russia, Stati Uniti, Canada, Cina, Giappone, le due Coree, Messico, Cile, Perù, Australia, Indonesia, Vietnam, Cambogia, Singapore ed altri stati. Nell’ultimo decennio proprio qui si è spostato il centro dell’Economia Mondiale grazie al forte sviluppo economico dei mercati della Cina, di Taiwan, Corea del Sud, Singapore e Giappone. L’economia dell’anello del Pacifico è la più grande al mondo, perché riunisce i principali paesi Occidentali (Stati Uniti, Canada, Australia) e Orientali (Cina, Giappone, Corea) con la Russia nel mezzo.
Secondo i valori di riferimento, nel 2017 il PIL dei 20 paesi leader nella regione ammontavano a 16 trilioni di dollari. Secondo i calcoli si presume che per 2030 il PIL aumenterà del 70%.
I motivi di tale crescita sono tanti. Un certo numero di paesi è stato in grado di andare avanti a scapito della manodopera a basso costo; altri hanno sviluppato le industrie high-tech diventandone i leader mondiali assoluti. L'Asia diventerà il centro dell’economia e politica mondiale del XXI secolo.
In tale contesto non è sorprendente che l’Europa abbia del tutto ignorato lo svolgimento di tale evento. Anche se gli organizzatori, rappresentati dalla Russia, terranno il discorso all’interno del forum sui rapporti Russia-Europa, al quale il rappresentante del presidente nel Distretto Federale dell'Estremo Oriente, Yuri Trutnev, ha già invitato l'Ambasciatore ed uomini d’affari francesi. Le porte del forum restano sempre aperte per i rappresentanti degli altri paesi europei.
Nel caso italiano, questa potrebbe diventare una piattaforma promettente per discutere con i partner russi le misure volte ad attenuare le politiche sanzionatorie imposte dagli Stati Uniti alla Russia e all'Unione Europea. Inoltre l'Asia rappresenta un mercato universale che coprirebbe tutte le sfere a partire dagli oggetti d’arredo finendo a quelli dell'industria meccanica.
Gli Stati Uniti, che si trovano alla guida delle forze politiche Occidentali, utilizzano le sanzioni come punizione per il comportamento sleale nei suoi confronti (ad esempio, Iran, Russia, Corea del Nord, Venezuela, ecc.). Ma oggi è la Cina che sembra possa guidare il futuro dell'economia mondiale. Questo è un’ulteriore motivo per il quale il centro del commercio mondiale si sta spostando verso l’anello del Pacifico. Coloro che non tengono il passo con questa tendenza possono rimanere ai margini della politica mondiale nella prigionia dei divieti e restrizioni.
Inoltre, gli Stati Uniti non si sforzano di rispettare le sanzioni che hanno posto - specialmente nel campo dell’industria automobilistica e metallurgica, continuando a collaborare con le imprese private russe, aggirando tutte le sanzioni...ed a perdere maggiormente è l’Europa.