A Caracas il Congresso Mondiale contro il Fascismo e Neofascismo
Durante il Congresso Mondiale contro il Fascismo, Neofascismo e Altre Espressioni Simili, tenutosi a Caracas, il presidente dell'Assemblea Nazionale, Jorge Rodríguez, ha dichiarato che "Venezuela è l'epicentro della lotta contro il fascismo mondiale". Secondo Rodríguez, il fascismo è una risposta delle élite capitaliste alle crisi economiche e sociali, affermando che "il fascismo non è altro che una espressione politica della crisi del capitalismo, di una causa eminentemente economica". Questa ideologia emerge, ha spiegato, quando le élite si sentono minacciate dall'ascesa di movimenti che combattono le disuguaglianze.
Rodríguez ha anche sottolineato come il fascismo moderno sia amplificato dall'uso delle reti sociali, che ha definito "un pericolo reale per la libertà dell'uomo e della donna". Ha avvertito che queste piattaforme promuovono l'odio, la divisione e la mancanza di solidarietà: "Le reti sociali sono una minaccia alla condizione di uomini e donne liberi". Inoltre, ha collegato il ruolo delle reti sociali ai meccanismi di propaganda e controllo mentale tipici del fascismo storico, sottolineando l'uso della paura e della disinformazione per manipolare le masse.
La vicepresidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Delcy Rodríguez, ha lanciato un appello ai popoli del mondo per unirsi in un movimento antifascista globale. "Dobbiamo unirci per non permettere che il fascismo estenda i suoi tentacoli", ha detto, spiegando come questa ideologia stia prendendo piede in diverse regioni del mondo, con "leader neofascisti in 17 paesi del nostro continente". In particolare, ha criticato la situazione in Argentina, affermando che "il popolo argentino merita di vivere in libertà, senza essere umiliato da un fascista come Milei".
Delcy Rodríguez ha anche puntato il dito contro l'influenza delle grandi corporazioni e dei media occidentali, accusandoli di distorcere la realtà per sostenere il fascismo. "Le transnazionali della comunicazione promuovono la violenza, la morte e l'odio", ha dichiarato, esprimendo solidarietà al popolo palestinese: "Il popolo palestinese è l'espressione di un popolo in resistenza contro il fascismo, un popolo che non si arrende mai".
Tra i partecipanti al congresso, Manuel Pineda, segretario di Relazioni Internazionali del Partito Comunista di Spagna, ha espresso preoccupazione per il ruolo delle reti sociali nella diffusione del fascismo: "Le reti sociali sono un focolaio di odio, paura e ansia", ha detto. Ha poi ringraziato il governo venezuelano per aver organizzato l'evento, sottolineando che "se non mettiamo fine al fascismo, non riusciremo mai a risolvere l'emergenza climatica".
Anche Marcelo Koenig, avvocato argentino, ha affrontato il tema del neofascismo, descrivendolo come "un fenomeno autoritario che si rivendica come partito dell'ordine". Ha poi denunciato la repressione in Argentina sotto la presidenza di Javier Milei, affermando che "stiamo vivendo sotto un governo fascista che è stato scelto dal popolo".
Infine, Delcy Rodríguez ha ricordato le sfide affrontate dal Venezuela sotto le pressioni esterne e i continui attacchi economici e tecnologici: "Ci hanno inflitto 30 milioni di attacchi al minuto, una situazione senza precedenti", ha detto, riferendosi alle interferenze elettorali. Tuttavia, ha concluso con un messaggio di speranza: "Venezuela è in pace e tranquillità, e la nostra risposta alle aggressioni è la dignità".