A voi che leggete i "libri" di Scanzi e Casalino...
1549
La storia della Borgonzoni che pare abbia letto l’ultimo libro tre anni or sono fa riemergere un vecchio cavallo di battaglia degli italici ottimati.
Lo dico in modo diplomatico: avete rotto il cazzo con sta storia che si legge poco o per niente. Che siamo un popolo rozzo e ignorante e che tutti i mali dell’Italia provengono da questo.
Ai fanatici delle crociate contro l’analfabetismo funzionale sempre pronti a ostentare la loro presunta superiorità culturale, che brandiscono libri come fossero croci salvo invocare il rogo per quelli di Salvini manco fossero dei novelli Torquemada, andrebbe spiegata una cosa banale.
Il problema non è quanto si legge. Ma cosa e come si legge.
Che se ai vertici della classifica italiana ci stanno i libri di Scanzi e Casalino forse è il caso di chiedersi chi sono realmente questi mitologici lettori italiani e, magari, rivalutare anche la categoria dei non lettori.
Che la cultura non si fa comprando 10 kg di libri. Ma coltivando il dubbio, mettendo costantemente in discussione le proprie convinzioni e analizzando criticamente la realtà.
Altrimenti si diventa come quelli che si leggono “L’austerità fa crescere” della De Romanis e poi ci credono sul serio.