Accordo Trump-curdi per rubare il petrolio al popolo siriano
Il Presidente degli USA ribadisce, come fatto mesi fa, che le truppe statunitensi in Siria sono lì per rubare il petrolio: "Siamo fuori dalla Siria, a parte il petrolio. Ho tenuto il petrolio. E abbiamo truppe a guardia del petrolio. Oltre a questo, siamo fuori dalla Siria." Una dichiarazione a dir poco surreale quella di Trump fatta durante un briefing alla Casa Bianca.
Inoltre, ha aggiunto: “Faremo dei calcoli. Probabilmente avremo a che fare con i curdi sul petrolio. Vedremo come andrà a finire.”
Le truppe statunitensi, insieme alle Forze democratiche siriane, a guida curda, mantengono il controllo su una parte della Siria nord-orientale, concentrandosi attorno ai giacimenti di petrolio e gas nelle province di Hasaka e Deir ez-Zor.
Trump ha annunciato per la prima volta il possibile accordo il mese scorso.
Il governo siriano ha denunciato la presenza degli Stati Uniti come una violazione della sua sovranità e un tentativo illegale di sequestrare le risorse naturali della Siria.
Ad agosto, il segretario di Stato Mike Pompeo ha dichiarato alla commissione per le relazioni estere del Senato che una compagnia petrolifera statunitense si era assicurata un accordo per modernizzare i giacimenti petroliferi in Siria. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un'intervista a Sputnik l'ha definita "la violazione più oltraggiosa di tutti i possibili principi del diritto internazionale".