Alessandro Orsini - "Game over. L'Ucraina ha perso la guerra"

7478
Alessandro Orsini - "Game over. L'Ucraina ha perso la guerra"



di Alessandro Orsini*


In questo post vi spiego perché sperando di aprire gli occhi a tante persone sulla corruzione totale del sistema dell'informazione in Italia. Vorrei anche spiegarvi perché avete tutto il diritto di nutrire un sommo disprezzo verso le persone che occupano le posizioni apicali nel mondo dell'informazione in Italia, buona parte dei conduttori televisivi e radiofonici, molti direttori di quotidiani e un numero ragguardevole di direttori di istituti di ricerca specializzati nello studio della politica internazionale.

I fatti sono questi.

La controffensiva ucraina è stata un fallimento colossale e adesso la Russia è passata al contrattacco, come avevo ampiamente previsto contro gli insulti di un gruppo di corrotti che opera per manipolare l'opinione pubblica al fine di creare consensi intorno alle politiche criminali del blocco occidentale in Ucraina e in Palestina. L'Ucraina si è letteralmente dissanguata durante la controffensiva e la sua ultima mobilitazione è stata un fallimento di dimensioni spaventose. Il risultato è che il governo Zelensky non è riuscito ad arruolare i soldati di cui ha bisogno nei prossimi mesi al punto che ha dovuto aumentare vertiginosamente il numero delle donne ucraine impegnate nella guerra, un aumento del 40% dal 2021 a oggi. L'Ucraina è passata alla difensiva profonda e, in questo momento, sta precipitando nella spirale della disperazione. Lo stesso Zelensky ha riconosciuto il fallimento. Nel frattempo, l'esercito della Russia si sta rafforzando enormemente per fronteggiare un'eventuale Terza guerra mondiale contro quel gruppo di falliti totali che guida la Nato e l'Unione europea.

L'obiettivo della guerra di Zelensky era liberare cinque regioni: Crimea, Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk. Non ha liberato nemmeno un giardinetto pubblico e non avrà la possibilità di farlo in futuro perché non avrà i mezzi militari, i soldati e i soldi per condurre una nuova grande controffensiva. Quindi "game over". La guerra di Kiev è persa perché gli obiettivi per cui Kiev combatte la guerra (per conto della Nato) non possono essere raggiunti. Adesso è soltanto questione di tirare a campare, anzi, a crepare.

Ringraziate i gran corrotti che hanno creato consensi intorno alle politiche criminali del blocco occidentale in Ucraina responsabili della morte di centinaia di bambini ucraini. Dissi: "Putin può sventrare l'Ucraina come e quando vuole" e così è stato. Dissi: "Per ogni proiettile della Nato che l'Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l'Ucraina" e così è stato.

Io sono un esponente del movimento pacifista italiano e mi batto per una società mgliore, più libera e più giusta, costruita intorno al diritto all'infanzia; una società in cui i diritti dei bambini a vivere siano più importanti dei diritti degli adulti a fare politiche di guerra. Questo è il motivo per cui i più grandi corrotti del nostro Paese mi hanno diffamato e insultato così a lungo e così violentemente. Non ho mai avuto paura di loro, non sono mai arretrato e continuerò ad attaccare questi corrotti a testa bassa. Molti dei corrotti che ieri mi diffamavano oggi mi corteggiano, ma non voglio avere niente a che fare con loro. Non abbiate timore di dire: "Io sono un esponente del movimento pacifista italiano". Tutti voi potete esserlo, non servono tessere o iscrizioni.

Avanzi l'Italia, avanzi la pace.

Risorga il movimento pacifista.
 
 
*Post Facebook del 3 dicembre 2023

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Ventotene e dintorni di Alessandro Mariani Ventotene e dintorni

Ventotene e dintorni

Il Poker delle monete è allo “stallo messicano" di Giuseppe Masala Il Poker delle monete è allo “stallo messicano"

Il Poker delle monete è allo “stallo messicano"

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza di Giuseppe Giannini La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

Il 25 aprile non è più nostro di Michelangelo Severgnini Il 25 aprile non è più nostro

Il 25 aprile non è più nostro

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

L'inutile alleanza di Michele Blanco L'inutile alleanza

L'inutile alleanza

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti