Alessandro Orsini - Il massacro dei palestinesi raccontato da Bruno Vespa
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di Alessandro Orsini*
Razione quotidiana: sette neonati uccisi nell'ospedale Shifa. Bruno Vespa non condanna Israele per i suoi crimini contro l'umanità? Eppure Vespa ha sempre avuto la condanna morale facile contro la Russia. Israele ha ucciso 4000 bambini però Vespa ha pronunciato zero condanne morali.
Quattromila a zero, bravo Vespa!
Viene quasi da pensare che Vespa abbia condannato la Russia perché è un Paese nemico degli Stati Uniti ma che non condanni Israele perché è un Paese amico della Casa Bianca.
Figuriamoci!
Vespa è un fulgido esempio di autonomia di giudizio e indipendenza dal potere politico.
Io invece condanno eccome quel volgare criminale di guerra di Netanyahu a capo di un governo pieno di ministri razzisti come Ben-Gvir che sono la negazione di ogni forma di democrazia liberale.
Bruno Vespa invita sempre a Porta a Porta qualche diplomatico israeliano piangi-piangi del tipo: "Nghe, nghe, Israele ha massacrato soltanto 11.000 palestinesi in un mese. Nghe, nghe, avevamo pianificato di ammazzarne 100.000... Nghe nghe, noi israeliani siamo delle povere vittime... Nghe nghe, che cosa abbiamo fatto di male prima del 7 ottobre 2023? Nghe nghe abbiamo soltanto sparato sistematicamente nel cranio dei bambini palestinesi come Mohammed Haitham al Tamimi, il 5 giugno 2023... Nghe nghe e abbiamo sparato nei loro crani in casa loro, nelle loro terre, dove noi israeliani rubiamo l'acqua e il cibo ai palestinesi con il sostegno dell'Unione europea".
Bruno Vespa, uomo compassionevolissimo, guarda il diplomatico con gli occhi pieni di lacrime e pensa: "Che mondo ingiusto".
Poi dà ordini alla sua squadra di programmare un nuovo invito per la puntata successiva e urla: "Ma insomma, me lo trovate o no un diplomatico israeliano che pianga bene! Questo piange senza singhiozzi!".
Poi Vespa, dietro le quinte, sempre più arrabbiato, spiega ai suoi collaboratori come si pianga veramente e inizia il canto.
I suoi collaboratori: "Ma, caro Vespa, il pianto finto fa ridere".
*Due post Facebook del 13 novembre 2023