Ancora convinti che l'Ucraina sia un paese libero?
In Venezuela un auto proclamato presidente aizza l'esercito, tenta di organizzare colpi di Stato e gli si garantiscono le massime libertà, comprese le interviste e i servizi con tutte le testate giornalistiche del mondo (compreso servizio come icona sexy su GQ). Risultato: il Venezuela è una dittatura.
In Ucraina si espongono pubblicamente le svastiche, si commemorano i battaglioni nazisti e Bandera, si mette fuori legge il Partito Comunista e si attenta alla vita dei comunisti, si brogliano le elezioni, si feriscono i giornalisti. Risultato: l'Ucraina è un Paese libero.
Giusi Greta di Cristina
-------------------------------------------
Da Articolo 21
Il giornalista investigativo ucraino Vadym Komarov è entrato in coma dopo essere stato aggredito da una persona non identificata il 4 maggio. Secondo la polizia, sabato scorso Komarov è stato attaccato la mattina presto mentre camminava in centro nella città di Cherasky, in Ucraina. A causa delle violente percosse, il giornalista è stato portato in ospedale e si trova in condizioni gravissime. La polizia ha aperto un’inchiesta per tentato omicidio. Komarov scriveva su testate locali indagando sulla corruzione, l’appropriazione indebita e l’edilizia abusiva ed era già sopravvissuto a una sparatoria nel 2016. “Il suo lavoro – ha dichiarato Sergiy Tomilenko, presidente del sindacato ucraino dei giornalisti (NUJU) -spesso dava fastidio a molti potenti nella città di Cherkassy. Esortiamo la polizia a indagare in modo adeguato su questa brutale aggressione contro un giornalista. Nessuno in Ucraina deve aggredire e indimidire impunemente i nostri colleghi”. Al sindacato ucraino è arrivata la solidarietà della Federazione europea dei giornalisti e della Federazione internazionale. La Fnsi, che il 3 maggio ha celebrato a Roma con un evento internazionale la giornata mondiale della libertà di Stampa proprio ricordando i colleghi minacciati, aggrediti e uccisi in tutta Europa e nel mondo esprime la sua vicinanza al sindacato e ai colleghi dell’Ucraina.