"Andranno zittiti". Andrea Romano: dalle fake news di ieri ai diktat di oggi
di Alba Tecla Bosco
Il deputato democratico (un aggettivo da sottolineare) Andrea Romano è intervenuto (il video qui: https://www.la7.it/coffee-break/video/vaccino-anticovid-andrea-romano-pd-stavolta-non-scherziamo-gli-antivaccinisti-andranno-zittiti-24-11-2020-351962) a La 7 sul vaccino che «sarà un sollievo per tutti, e per questo gli italiani lo faranno, sono convinto, con grande volontarietà».
Ed ecco il pezzo forte. Il deputato ha affermato testualmente: «Se ci saranno ancora quelli che lavorano contro i vaccini, quelli lì andranno zittiti, non bisognerà nemmeno dare loro il diritto di parola, lo dico a tutti, giornalisti, politici, tecnici, perché davvero non scherziamo più». Ormai si va oltre l’accusa di negazionismo o terrapiattismo rivolta a chi mette in discussione non già l’esistenza e la viralità del virus, ma questa o quella misura di contenimento. Contro chi avanza dubbi esitazioni contro questo o quel vaccino, varrà una sana bella censura d’antan.
Ecco altre affermazioni testuali: «Credo che fra qualche anno (sic) a regime il vaccino antiCovid rientrerà fra quei vaccini obbligatori che i vaccini sono tenuti a fare ed è giusto che facciano». Oggi comunque «il tema sarà quello di far arrivare il vaccino alle categorie più esposte e gradatamente a tutti gli italiani» e «useremo anche più di un vaccino; quello della Pfizer richiede quella refrigerazione di cui avete parlato, ma altri non la richiedono». (E allora perché l’Italia si è impegnata ad acquistare anche quell’impossibile pozione che richiede sistemi di refrigerazione i cui oneri economici e perfino ecologici saranno ingenti?)
Dopo l’esibizione muscolare, Romano ha pensato bene di piazzare una bella falsità. Quando ha detto: «abbiamo purtroppo tollerato l’antivaccinismo su malattie devastanti per tutti...». Il giornalista presente avrebbe dovuto chiedergli: chi ha contestato vaccini per quali malattie devastanti? Il vaiolo e la polio? Non ci risulta proprio.
Ed ecco una perla del deputato che risale a tre anni fa. All’epoca, riusciva a compiere un triplo salto mortale in tema di fake news, definendo la Nato «l'organizzazione internazionale che ci tutela in qualche modo dal punto di vista militare, è da qualche anno che investe soldi contro le fake news».