Andrea Zhok - Il dolcetto agli ossequienti e punire i dissenzienti
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Come sempre accade in assenza di contromisure, i mezzi tendono a diventare fini.
Per un'ampia parte della popolazione la questione del GP e dell'inoculazione, quand'anche fosse mai stata questione sanitaria, è diventata esclusivamente una questione di carattere disciplinare, premiale, moraleggiante.
Le evidenze scientifiche sull'insensatezza dell'intera operazione ormai non si contano (basta vedere la catastrofe del paese modello della strategia inoculatoria seriale, Israele).
Ma in verità questo non interessa davvero più a nessuno.
Se ne andasse della salute, di strategie più o meno razionali, ci sarebbe (e ci sarebbe stato) un dibattito problematico, con valutazioni e soppesamenti critici dei pro e dei contro.
Invece il tutto ha preso la forma di una battaglia ideologica, di una guerra santa che gli ossequienti hanno scatenato verso i dissenzienti.
Ed è per questo che ora il vero, l'unico problema che si pongono al ministero della Salute e al CTS è come continuare a dare, contro ogni evidenza, un dolcetto premiale agli ossequienti, e come continuare a punire i dissenzienti.
E' una questione di principio, mica sanitaria.
Poi, naturalmente, esiste chi ha un disegno più ampio e vede la grande utilità, per chi detiene il potere, di mantenere sistemi di sorveglianza e controllo capillare.
Ma niente di tutto ciò scende in terra tra i comuni cittadini, che continuano ad agitarsi, fantasticando che si parli di salute, e muovendosi in realtà motivati da ripicche moraleggianti.