APEC 2024: Xi Jinping promuove un nuovo paradigma di collaborazione internazionale
Durante il vertice APEC a Lima, in Perù, il presidente cinese Xi Jinping ha ribadito la necessità di promuovere una globalizzazione economica inclusiva e sostenibile, sottolineando l'importanza della cooperazione tra i paesi dell'Asia-Pacifico e oltre. Con un intervento scritto presentato al Summit dei CEO APEC, Xi ha enfatizzato l'interdipendenza delle economie nella regione e ha messo in guardia contro le tendenze protezionistiche che rischiano di ostacolare il progresso globale.
Una visione per la globalizzazione
Xi ha descritto la globalizzazione economica come un processo necessario, paragonandolo a una navigazione controcorrente: l'alternativa al progresso è il declino. Ha criticato duramente i tentativi di isolare le economie e rompere le interdipendenze globali, definendoli un “passo indietro”. Al contrario, ha chiesto un impegno per rendere la globalizzazione più dinamica, inclusiva e sostenibile.
Il suo intervento ha ricevuto ampi consensi da parte dei leader economici presenti. Julia Torreblanca, presidente del Consiglio consultivo delle imprese di APEC (ABAC) 2024, ha elogiato il discorso per il suo messaggio di cooperazione, in linea con i principi fondamentali di APEC. Anche Fernando Zavala, presidente del Summit dei CEO APEC 2024, ha lodato l’enfasi posta sull’eliminazione delle barriere commerciali e sulla promozione dell’imprenditorialità.
Innovazione e sviluppo sostenibile
Un aspetto chiave del discorso di Xi è stato l’impegno a rafforzare le capacità scientifiche e tecnologiche dei paesi in via di sviluppo, promuovendo la diffusione globale della conoscenza. Han Bicheng, CEO della BrainCo, una società cinese di tecnologie emergenti, ha definito le osservazioni di Xi “profondamente incoraggianti” e ha evidenziato il potenziale per una maggiore collaborazione tecnologica tra la Cina, l’America Latina e l’Asia-Pacifico.
Diplomazia e cooperazione multipolare
A margine del vertice, Xi ha tenuto una serie di incontri bilaterali con leader di sei paesi, tra cui Thailandia, Singapore, Corea del Sud, Cile, Nuova Zelanda e Giappone. Durante questi colloqui, Xi ha ribadito l'importanza di rafforzare i legami bilaterali attraverso la cooperazione economica e commerciale, lo scambio di esperienze di governance e l'allineamento delle strategie di sviluppo.
Con il primo ministro thailandese Paetongtarn Shinawatra, Xi ha discusso la costruzione di una comunità condivisa tra Cina e Thailandia, mentre con il premier di Singapore Lawrence Wong ha prospettato un nuovo capitolo di sviluppo di alta qualità. Con il presidente cileno Gabriel Boric, Xi ha auspicato un’espansione della cooperazione bilaterale verso settori più sostenibili, mentre con il primo ministro neozelandese Christopher Luxon ha sottolineato il valore del rispetto reciproco e della collaborazione.
Particolarmente rilevante - evidenzia il Global Times - è stato l'incontro con il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba, in cui Xi ha sottolineato la necessità di migliorare le relazioni bilaterali. Ishiba ha ribadito che il Giappone non intende separarsi economicamente dalla Cina, riaffermando la posizione del Giappone sulla questione di Taiwan in linea con il comunicato congiunto del 1972.
Secondo Li Haidong, professore dell’Università cinese di affari esteri, questi incontri bilaterali evidenziano il ruolo crescente della Cina come attore stabilizzatore nella regione Asia-Pacifico. Nonostante molti dei paesi coinvolti siano tradizionalmente alleati degli Stati Uniti, la loro ricerca di un dialogo costruttivo con la Cina dimostra un desiderio comune di ridurre le incertezze regionali e promuovere la prosperità condivisa.
Il vertice APEC a Lima ha rafforzato l'immagine di una Cina impegnata a costruire un ordine globale più inclusivo, dove il dialogo e la cooperazione prevalgono sulle divisioni geopolitiche. In un contesto di turbolenze internazionali, l’approccio multipolare proposto da Xi Jinping appare sempre più come una via strategica per affrontare le sfide del futuro.