Assange, negato diritto di appello. WikiLeaks: estradizione negli USA "pericolosamente vicina"
Il giudice monocratico Jonathan Swift dell'Alta corte di Inghilterra e Galles ha respinto la richiesta di Julian Assange di impugnare la decisione britannica di estradarlo negli Stati Uniti per essere processato con l'accusa di spionaggio e intrusione informatica, dove rischia una condanna fino a 175 anni.
Per WikiLeaks, questa ennesima decisione avversa, rende l’estradizione di Assange negli USA "pericolosamente vicina".
È sempre doveroso ricordare che la “colpa” dell'editore e gironalista australiano è quella di aver svelato i crimini di USA e Gran Bretagna in particolare nelle guerre contro Iraq e Afghanistan.
La squadra legale di Assange ha la possibilità di presentare un ultimo ricorso nel Regno Unito e ha 5 giorni per richiedere un'udienza davanti al tribunale.
Stella Morris, moglie di Assange, continua la battaglia ed ha annunciato dal suo profli twitter quanto segue:
“Martedì della prossima settimana mio marito Julian Assange presenterà una nuova domanda d'appello all'Alta Corte. La questione passerà quindi ad una pubblica udienza davanti a 2 nuovi giudici presso l'Alta Corte e rimaniamo ottimisti sul fatto che prevarremo e che Julian non sarà estradato negli Stati Uniti, dove deve affrontare accuse che potrebbero portarlo a spendere il resto del suo vita in una prigione di massima sicurezza per aver pubblicato informazioni vere, che hanno rivelato crimini di guerra commessi dal governo degli Stati Uniti”.
Statement:
— Stella Assange #FreeAssangeNOW (@Stella_Assange) June 8, 2023
On Tuesday next week my husband Julian Assange will make a renewed application for appeal to the High Court. The matter will then proceed to a public hearing before two new judges at the High Court and we remain optimistic that we will prevail and that Julian will not…