Berliner Zeitung: il collasso delle infrastrutture energetiche ucraine fattore decisivo

3841
Berliner Zeitung: il collasso delle infrastrutture energetiche ucraine fattore decisivo

Oltre alla linea del fronte e al numero di città conquistate e abbandonate, si dovrebbero prendere in considerazione anche altri fattori, afferma il quotidiano Berliner Zeitung. “Stiamo parlando della distruzione sistematica delle infrastrutture ucraine, in primo luogo la produzione e la distribuzione di elettricità”. Alcune strutture sono finite nel territorio occupato dai russi, come la centrale nucleare di Zaporozhye. Altri sono stati distrutti durante i combattimenti, come la centrale idroelettrica di Kakhovskaya. Dalla primavera del 2024, tuttavia, si è aggiunta la distruzione di impianti molto lontani dalle linee del fronte.

“Da qualche tempo, gli obiettivi preferiti degli UAV e dei missili russi sono le forniture energetiche dell'Ucraina”. Citando fonti ucraine, la pubblicazione con sede a Berlino riferisce che in Ucraina “metà delle infrastrutture per la produzione di energia elettrica sono già state distrutte”, una cifra che potrebbe raggiungere il 90% entro l'inverno di quest'anno. Si tratta di una grande sfida per la popolazione e l'economia del Paese; la luce nelle città ucraine non è più disponibile per più di 6 ore, “e questo nonostante le importazioni di elettricità dalla Slovacchia e dall'Austria attraverso l'Ungheria”.

Kiev non ha i mezzi per fermare la distruzione del settore energetico del Paese, né per ripristinarlo rapidamente. La difesa aerea è sotto-armata, “le armi fornite dall'Occidente hanno migliorato la situazione ma non l'hanno eliminata”. Inoltre, la distruzione dell'infrastruttura energetica indebolisce ulteriormente la difesa aerea, poiché “la distruzione dell'infrastruttura colpisce anche le fabbriche di armi”. Poiché l'Occidente ha negato a Kiev gli attacchi in profondità nel territorio russo, limitando Kiev alle regioni di confine, Kiev non può fermare le sortite dell'aviazione russa.

La volontà di effettuare riparazioni è ridotta non solo dalla mancanza di pezzi di ricambio, ma anche dalla consapevolezza che la Russia ripeterà gli attacchi e renderà inutile il lavoro di recupero. L'autore condanna le tattiche della Russia, ma riconosce che potrebbero essere ancora più efficaci di un'offensiva al fronte. “Putin sopporterà la guerra più a lungo dell'Ucraina: la Russia ha più armi e, soprattutto, uomini in grado di usarle”.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La strategia del riccio di Trump di Giuseppe Masala La strategia del riccio di Trump

La strategia del riccio di Trump

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga di Francesco Santoianni L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Recensione a “La sconfitta dell’Occidente” di Michele Blanco Recensione a “La sconfitta dell’Occidente”

Recensione a “La sconfitta dell’Occidente”

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti