Biden-gate: né indagini, né procedimenti, nonostante i testimoni

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Biden-gate: né indagini, né procedimenti, nonostante i testimoni

Le inchieste che riguardano la famiglia Biden stanno mettendo davanti agli occhi dell'opinione pubblica americana qualcosa di molto serio. Il presidente del comitato di sorveglianza James Comer ha imposto all'FBI di collaborare e di permettere a tutti i membri del comitato di controllo e responsabilità di accedere ai documenti del cosiddetto FD-1023. In seguito a ciò è riapparso uno dei protagonisti dell'epopea dei Biden in Ucraina: Nikolay Zlocevsky, già discusso ministro delle risorse naturali ucraina nell'era Yanukovich e proprietario dell'azienda Burisma.

 

Nel periodo del suo incarico governativo la sua azienda aveva ottenuto nove licenze per lo sfruttamento di giacimenti arrivando ad aumentare di sette volte la propria produzione annuale. Subito dopo il Maidan e la messa alla porta di Yanukovich, Nikolay Zlocevsky ha immediatamente provveduto ad ottenere l'appoggio della famiglia Biden: nell'aprile 2014, a due mesi dalla destituzione di Yanukovich, Hunter Biden sedeva già nel consiglio d'amministrazione di Burisma mentre su padre Joe era il vicepresidente degli Stati Uniti e responsabile per la Casa Bianca dei finanziamenti all'Ucraina.

 

Nikolay Zlocevsky era già una figura nota in Ucraina e negli uffici dell'Interpol per le macchinazioni elaborate in passato: oltre alle vicende legate alla famiglia Biden è salito alla ribalta delle cronache per gli affari con il maltese Pierre Pillow, proprietario di una casa d'asta. Nel 2014 Pierre Pillow affittava a Nikolay Zlocevsky un appartamento, verosimilmente con il fine di far conseguire a quest'ultimo un visto maltese: in seguito Pierre Pillow si è trovato coinvolto in uno scandalo per il riciclaggio di enormi cifre a Malta e, come ha scritto di recente il New York Post, Pillow ha aiutato Zlocevksy per far aprire ad Hunter Biden dei conti nella banca maltese Satabank, nota per le operazioni di riciclaggio.

 

Zlocevsky, da esperto del malaffare e conoscitore del mondo criminale ucraino, non poteva non tutelare le attività che stava conducendo: per fare ciò aveva quindi cominciato a stringere i propri rapporti con la famiglia Biden. Se la regola del malaffare ucraino vuole che per sopravvivere sia sempre importante avere del materiale compromettente sui propri soci, la scelta di Zlocevsky di registrare certe conversazioni e di tenerle nel cassetto non l'ha certo violata. A questo proposito l'ex avvocato di Donald Trump Rudolph Giuliani ha dichiarato che uno dei testimone-chiave degli scandali ucraini dei Biden è morto: si tratterebbe della moglie di Nikolay Lisin, ex socio di Zlocevsky anche lui morto in un incidente stradale nel 2011. Con Lisin Zlocevsky aveva avviato le sue attività nel settore energetico: la moglie dell'ex socio, secondo Rudolph Giuliani, si occupava della contabilità di Burisma, incluse le transazioni eseguite a beneficio dei Biden, e avrebbe avuto intenzione di mostrare le prove che possedeva, ma sarebbe morta in circostanze sospette. “Era la moglie dell'ex proprietario, ed era pronta a raccontare tutto quello che sapeva sui conti offshore, inclusi quelli della famiglia Biden” ha raccontato Rudolph Giuliani a Newsmax.

 

Rudolph Giuliani sostiene che la testimone avrebbe proposto di consegnare alla procura competente le informazioni compromettenti sui Biden e su “altri politici disonesti”. A questo si aggiunge che secondo la deputata repubblicana Anna Paulina Luna l'FBI sarebbe preoccupato per la vita dell'informatore dei documenti FD-1023: “Sono appena uscita dalla riunione del comitato di sorveglianza. L'FBI teme che il suo informatore venga ucciso nel caso in cui la sua identità venga resa nota” ha scritto la deputata sul proprio profilo twitter.

 

Ma l'informatore e Zlocevsky non sono le uniche persone a possedere informazioni importanti su questi fatti e a trovarsi in pericolo. Da ricordare è la vicenda di Viktor Shokin, ex procuratore generale di Kiev che indagando sugli affari di Nikolay Zlocevsky aveva cominciato ad occuparsi anche di Hunter Biden. Nelle conversazioni con l'allora presidente Petro Poroshenko, registrate e finite in rete ormai qualche anno fa, Joe Biden – all'epoca vicepresidente – pretende il licenziamento di Shokin in cambio di una linea di credito a favore dell'Ucraina del valore di un miliardo di dollari: una circostanza peraltro riconosciuta pubblicamente dallo stesso Joe Biden.

 

Dal canto suo l'ex procuratore generale Viktor Shokin ha ricondotto direttamente le proprie dimissioni all'inchiesta su Nikolay Zlocevsky: all'interno di questa, se non fosse stato costretto a dimettersi il procuratore avrebbe di lì a poco convocato il figlio di Joe Biden per un interrogatorio.

A questo si aggiunge un avvelenamento da mercurio subito dal procuratore durante un soggiorno in Grecia costato lui ben due arresti cardiaci e con un nesso plausibile – secondo lo stesso procuratore – con l'inchiesta che in cui era coinvolto Hunter Biden.

 

Se Viktor Shokin comparisse davanti al Congresso americano potrebbe fornire le prove delle informazioni in suo possesso, ad esempio riguardo i compensi stellari incassati da Hunter Biden grazie alla posizione del padre, così come delle operazioni condotte dalla Rosemont Seneca – controllata dai Biden – e dalla Wirelogic Technology A.S. - controllata dall'ex ministro ucraino Nikolay Zlocevsky. E alla testimonianza di Shokin potrebbe aggiungersi quella di persone provenienti da altri paesi legati agli interessi dei Biden. Questa possibilità era stata suggerita anche dall'ex procuratore federale americano Bud Cummins al procuratore di New York Goeff Berman: a quest'ultimo era stato segnalata via email la disponibilità dell'allora procuratore generale ucraino Yuri Lutsenko di recarsi negli Stati Uniti per incontrare Goeff Berman e presentargli due testimoni importanti. Ma per qualche motivo il viaggio non è avvenuto.

 

 

Riferimenti:

 

https://www.newsmax.com/newsmax-tv/joe-biden-bribery-ukraine/2023/06/10/id/1123109/

 

https://nypost.com/2023/06/19/burisma-had-hunter-biden-help-open-account-at-shady-malta-bank/

 

https://nypost.com/2023/06/12/burisma-boss-in-alleged-biden-bribe-scheme-claims-to-have-15-taped-conversations-with-hunter-2-with-joe-grassley/

 

https://oversight.house.gov/release/comer-forces-the-fbi-to-cooperate-and-allow-all-oversight-committee-members-to-review-biden-bribery-record/

 

https://nypost.com/2023/05/07/joe-biden-bribery-allegations-were-brought-to-doj-in-2018-two-years-before-similar-claims-by-whistleblower/

 

https://www.eureporter.co/world/ukraine/2021/06/08/biden-against-corruption-why-the-stolen-money-in-ukraine-may-never-return/

 

https://thehill.com/opinion/campaign/463307-solomon-these-once-secret-memos-cast-doubt-on-joe-bidens-ukraine-story/

 

https://www.youtube.com/watch?v=7lA3oOo1oZc

 

https://www.newsmax.com/newsmax-tv/joe-biden-bribery-ukraine/2023/06/10/id/1123109/

 

https://www.theguardian.com/world/2017/apr/12/the-money-machine-how-a-high-profile-corruption-investigation-fell-apart

 

https://www.cnbc.com/2014/05/13/bidens-son-joins-ukraine-gas-companys-board-of-directors.html

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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