"Bosco incendiato", il 2022 comincia con la menzogna contro i No Tav
Foto La Stampa
Non solo il coro unanime dei media per l'ultimo e retorico per l'ultimo messaggio da Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella, i nostri media, non si fermano mai, anche a capodanno hanno sfoggiato hanno provveduto a mistificare la realtà a modo loro.
Allo scoccare della mezzanotte, il popolo No Tav, in una tradizione consolidata inq uetsi duri anni di lotta, hanno festeggiato con lanci di fuochi di artificio il 2022 sul cantiere della controversa linea dell'Alta Velocità Torino-Lione, partiti dai presidi di San Didero e dei Mulini, con la relativa risposta di lancio di lacrimogeni delle forze dell'ordine.
Come potete leggere dai vari titoli, si è incendiato un bosco nei paraggi del cantiere, ma sono stati accusati i No Tav, i quali da parte loro hanno precisato: "Fuochi d’artificio, cori e battiture hanno accompagnato la serata, e la reazione delle forze dell’ordine non si è fatta aspettare: al presidio dei Mulini, hanno iniziato sin da subito un fitto lancio di lacrimogeni provocando anche un incendio, che i No Tav hanno immediatamente provveduto a spegnere."
Ma i nostri media che ha così a cuore la Natura e il suo fragile sistema hanno puntato il dito contro i No Tav.
Da anni ormai la Val Susa e il suo ecosistema è danneggiato e stuprato da un'opera colossale quanto inutile, ma si affliggono per l'incendio addirittura di un bosco. Non parliamo di ettari di vegetazione andato in fumo ma di un incendio di qualche sterpaglia che, tra l'altro, potrebbe essere stato causato anche dai lacrimogeni della polizia.
Probabilmente ai nostri media non è piaciuta questa mobilitazione di Capodanno, chissà forse temono che anche quest'anno la lotta dei No Tav sarà condotta con maggiore determinazione e questo non fa piacere ai proprietari delle loro testate che, magari, hanno anche interessi in questo inutile cantiere.
Comunque, quello che è certo, oltre le menzogne che si raccontano su questa inutile opera, è che la lotta dei No Tav continuerà e noi, nel nostro piccolo, la sosterremo.