Brasile, il fascista Bolsonaro vuole fucilare tutti quelli di sinistra
Una serie di soggetti, tra cui il Partito dei Lavoratori (PT), ha deciso di presentare contro Bolsonaro una denuncia davanti alla Corte Suprema del Brasile
Per qualcuno è il Trump brasiliano. La definizione più corretta è quella di fascista. Un personaggio spesso tendente all’incontinenza verbale e alla provocazione. Anche estrema. Stiamo parlando di Jair Bolsonaro. Il candidato presidente che in tutti i sondaggi viene dato dietro Lula nelle preferenze popolari.
Una serie di soggetti, tra cui il Partito dei Lavoratori (PT), ha deciso di presentare contro Bolsonaro una denuncia davanti alla Corte Suprema del Brasile. In un comizio, infatti, il candidato dell’estrema destra ha imbracciato un treppiedi e mimando il gesto di sparare ha dichiarato alla folla che tutti quelli di sinistra andrebbero fucilati. Aggiungendo: «Visto che a loro piace tanto il Venezuela, perché non vanno lì. Ma non c’è nemmeno la mortadella, mangeranno solo erba».
Éste es @jairbolsonaro, el candidato que, sin @LulaOficial, sería el favorito en las encuestas para suceder a @MichelTemer en #Brasil ????????.
— Sergio Almirón (@GurkaAlmiron) 4 settembre 2018
Así está América Latina. pic.twitter.com/HLFQGguV4j
Bolsonaro ha utilizzato il termine ‘petalada’. Il PT spiega che si tratta di un termine dispregiativo per indicare i cittadini e gli elettori che sostengono le istanze della sinistra. Quelli che secondo i deliri del Trump brasiliano andrebbero fucilati.
In una dichiarazione, il Partito dei Lavoratori afferma che "l'odio distillato dal deputato nella sua campagna di rabbia e la truculenza, sembrano senza limiti, incitando l'uccisione dei cittadini di sinistra”. Tutto questo per un candidato, afferma il PT, è inaccettabile.
Jair Bolsonaro è inoltre uno strenuo difensore della dittatura militare in Brasile (1964-1985), che ha caratterizzato la propria campagna elettorale sul razzismo e per l’allineamento alla politica del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il candidato ultraconservatore ha più volte difeso l’avvicinamento del Brasile al regime israeliano, tanto da annunciare che, se eletto, si procederà alla chiusura dell’ambasciata della Palestina in Brasile.
Il candidato del Partito social-liberale (PSL) ha anche affermato che in caso di vittoria nelle elezioni del 7 ottobre ha intenzione di far uscire il Brasile dall’ONU. Perché le Nazioni Unite agirebbero contro Israele.