Calabria, i medici cubani e chi ha veramente distrutto la sanità italiana

4539
Calabria, i medici cubani e chi ha veramente distrutto la sanità italiana

 
Può provocare tristezza, per come è stata distrutta l'istruzione universitaria, in questo caso Medicina, da decenni a numero chiuso.
 
Può provocare tristezza per la mia regione. Sono dipendente, non metto giudizi, certo, quando non lo ero scrissi un saggio sulla sanità italiana e calabrese (2002) raccolto nel libro PianocontroMercato.
 
Ma a me tutto sommato mette gioia, per la solidarietà del governo cubano, per il fatto che i medici cubani sono riconosciuti dallo stesso Presidente regionale come un'eccellenza, senza nulla togliere a quelli calabresi, molti dei quali, per questione di salute mia e di miei familiari, ho avuto modo di apprezzare.
 
Certo, siamo in emergenza. Se solo si trasformassero in stabilizzazioni gli innumerevoli contratti precari di medici, infermieri e Oss e si internalizzassero gli altri appalti esterni. Occorre ritornare allo spirito della Riforma Sanitaria del 1978, che portò il nostro Paese ad essere l'avanguardia nelle cure. Le regioni hanno le loro responsabilità, ma il crimine fu fatto a Roma nel corso della Seconda Repubblica. Occorrono decine di migliaia di assunzioni.

Occorre lo Stato Sociale del tempo che fu. Il comunismo verrà, se verrà, ma nel frattempo per il proletariato occorrono i servizi che un tempo, tramite le tasse, gli si offriva. Non mi si dica che mancano i soldi, o il debito pubblico, tutte balle. Negli ultimi 30 anni la dicitura "Meno Stato più Mercato" si è tradotta in "Più Stato per il Mercato". Da 30 anni le risorse pubbliche vengono dirottate a Confindustria e alle associazioni di categoria, al mondo imprenditoriale, con decine e decine di leggi di finanziamento, nazionali e regionali, un fiume di soldi. Loro, tramite bassi salari, si sono fatti un sacco di soldi, 4500 miliardi di liquidità per la gran parte è loro. I soldi ce li hanno.
 
E allora: io voglio pagare le tasse, per finanziare la scuola, la sanità, le borse di studio, gli studentati, le case popolari, i trasporti pubblici a prezzi calmierati, un risanamento ambientale e urbanistico, strade, ferrovie, l'assistenza sociale. Le avevamo ste cose, ci hanno preso in giro dicendoci che era un lusso e dirottando gli introiti delle nostre tasse a questa gente. E' questione di scelta, di politica, e nessuno degli schieramenti vuole cambiare tale infame assetto, ecco perché non ho mai votato. Certo, c'è anche l'Ue, ma mica ti obbliga a regalare, come hanno fatto nel 2020 e 2021 170 miliardi alle imprese. C'è tanta povertà, mancano servizi, i servizi primari non sono garantiti. Ecco, voglio continuare a pagare le tasse per quel che manca, non per aumentare di altre centinaia di miliardi di euro la liquidità dei soliti noti. Non è socialismo, ma è già qualcosa per me. Si chiama civiltà.
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Trump-Zelensky, leggere la realtà di Marco Bonsanto Trump-Zelensky, leggere la realtà

Trump-Zelensky, leggere la realtà

 Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street di Giuseppe Masala  Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia? di Paolo Desogus Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Area flegrea e il famoso "IT Alert" di Francesco Santoianni Area flegrea e il famoso "IT Alert"

Area flegrea e il famoso "IT Alert"

La deriva di un continente in guerra di Giuseppe Giannini La deriva di un continente in guerra

La deriva di un continente in guerra

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania di Antonio Di Siena Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi di Michelangelo Severgnini Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX" di Giorgio Cremaschi Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti