Caro Delrio, ma perché lo sciopero della fame? Dimettiti.

5524
Caro Delrio, ma perché lo sciopero della fame? Dimettiti.

 
Di solito, un ministro che non è d’accordo con le scelte del suo governo si dimette. Il ministro Graziano Delrio, no. Resta aggrappato alla poltrona che occupa dal 2015 e per “convincere” il governo a presentare l’inutile e controproducente Ius Soli, annuncia – tra le ovazioni di Repubblica - lo “sciopero della fame”.





Ma perché una scelta così “naïf” da uno dei più spietati artefici delle privatizzazioni e dei tagli alla spesa pubblica? Una crisi mistica? Crediamo di no. Verosimilmente il paravento dello Ius Soli è solo una manovra per ridare fiato ad un Pisapia che, messo alle corde dai suoi ex compari fuoriusciti dal PD, ha scelto di allearsi, nientedimeno con Emma Bonino  sponsor dell’immigrazione e, quindi dello Ius Soli.

E state pur certi che consolidatasi la stampella Pisapia-Bonino al governo, degli immigrati non fregherà più nulla a nessuno e il ministro Delrio tornerà (come sempre) a mangiare.

E, a proposito di Ius Soli date una occhiata al video qui sotto.
 
 Francesco Santoianni
Articolo pubblicato su Pecora Rossa

 
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Come la post-verità diventa post-realtà di Giuseppe Masala Come la post-verità diventa post-realtà

Come la post-verità diventa post-realtà

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti