Caro ministro, veramente non si può manifestare con lo striscione "nazionalizzare"?
Di Francesco Erspamer
Vorrei sapere dal ministro dell’interno Luciana Lamorgese se rispondano al vero le accuse del gruppo M-48.
Secondo il quale nel corso di una manifestazione a Genova contro i Benetton sarebbe stato loro imposto dalla Digos di togliere uno striscione con la scritta “Nazionalizzare”, con la scusa che fosse “divisivo”.
Tipicamente, la notizia ha avuto pochissima eco sulla stampa e nessun intellettuale si è stracciato le vesti in diretta tv per denunciare l’eventuale abuso.
Ricordo al ministro che l’articolo 98 della Costituzione afferma che i pubblici impiegati, inclusi dunque i funzionari delle forze di polizia e i dipendenti del suo ministero, “sono al servizio esclusivo della Nazione”, non delle corporation, dei miliardari o di chi metta i propri interessi privati al di sopra di quelli collettivi, né dei partiti che più o meno apertamente si adoperino per indebolire l’autorità dello Stato e minare la sovranità del Paese, neanche se facciano parte del governo. Divisivo è caso mai l’atteggiamento di chi proponga di privatizzare i beni comuni e in nessun caso quello di chi chieda che tali beni tornino a essere patrimonio della Nazione e sotto il diretto controllo dello Stato, ossia di tutti i cittadini italiani.