Chi assorbirà il grande dissenso popolare al governo Draghi?

Chi assorbirà il grande dissenso popolare al governo Draghi?

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

L'immagine è una singola schermata del “Fatto quotidiano" di ieri: due titoli immagino accostati per affinità di argomento e che senza volerlo (certo non lo voleva il liberista Gomez) sollecitano una domanda politica importante. Questa: chi assorbirà il dissenso popolare, già ampio oggi malgrado la martellante pubblicità e che nei prossimi mesi crescerà (come accadde a Monti e tutti i sedicenti governi tecnici)?
 
 
Fateci caso: secondo il sondaggio ad avere fiducia in Draghi è il 65% degli italiani; ma alla Camera la fiducia gliel'ha data il 91% dei deputati (535 sì e 56 no). In altre parole, su questa questione, piuttosto rilevante, più di un quarto dei cittadini (il 26%, ottenuto sottraendo al 35% di italiani antidraghisti il 9% di parlamentari che hanno votato no) non è rappresentato dai partiti che aveva votato. Cosa farà questa gente fra due anni? I giornalisti e le celebrity già lavorano per indurla all’astensionismo rispolverando (non sanno fare altro) il logoro slogan del tanto sono tutti uguali; che nella fattispecie è anche vero ma non dovrebbe impedire a chi è insoddisfatto di farlo sapere votando contro; magari Potere al Popolo, tanto per vedere l'effetto che fa, e la volta dopo, se non avesse funzionato, qualcos’altro, non importa cosa purché sia davvero altro (non la solita lista civica che ricicla leghisti, piddini e berlusconiani).
 
Naturalmente sarebbe meglio se invece nascesse una forza politica credibile e apertamente antiliberista, come un tempo pensavo fosse il M5S (e potrebbe tornare a essere), che però non ambisca al governo a qualsiasi prezzo e non si identifichi con l’intero paese pur avendo ottenuto al massimo il consenso di un terzo degli elettori (adesso ridotto a un sesto se pure). No, il suo scopo dovrebbe essere dar voce agli scontenti aggregandoli gradualmente e organizzandoli in una forza di opposizione determinata e aggressiva, non succube e non affetta da complessi di inferiorità; traendo vantaggio dagli errori e dalle porcherie che immancabilmente Draghi e i suoi alleati ed eredi commetteranno, e facendosi trovare pronta quando la prossima catastrofica crisi colpirà, e allora cogliere l’occasione, senza scrupoli e senza incertezze, spazzando via questa élite marcia e i suoi servi in un colpo solo e in modo definitivo.

Francesco Erspamer

Francesco Erspamer

 

Professore di studi italiani e romanzi a Harvard; in precedenza ha insegnato alla II Università di Roma e alla New York University, e come visiting professor alla Arizona State University, alla University of Toronto, a UCLA, a Johns Hopkins e a McGill

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La tigre di carta è nuda di Clara Statello La tigre di carta è nuda

La tigre di carta è nuda

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti