Cina, Joint Sword-2024B: un monito alle forze separatiste di Taiwan
In risposta alle crescenti provocazioni separatiste di Taiwan e alle interferenze esterne che minano la stabilità della regione, il Comando del Teatro Orientale dell'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) ha lanciato una serie di esercitazioni militari congiunte denominate "Joint Sword-2024B". Questi esercizi militari, che coinvolgono le principali forze armate cinesi — esercito, marina, aviazione e forze missilistiche — segnano un importante passo avanti nella difesa della sovranità e dell'integrità territoriale della Cina, ribadendo il diritto legittimo di Pechino di proteggere la sua unità nazionale, come evidenziano i media cinesi.
Le esercitazioni Joint Sword-2024B si distinguono per la loro portata e la loro sofisticazione, rappresentando una risposta concreta alla propaganda separatista promossa da Lai Ching-te, leader delle forze pro-indipendenza di Taiwan. L'annuncio di Lai del 10 ottobre, in cui affermava che la "Repubblica Popolare Cinese non ha alcun diritto di rappresentare Taiwan", è stato accolto con fermezza da Pechino, che ha immediatamente avviato queste esercitazioni come monito. Le parole di Lai rappresentano una sfida diretta all'unità della Cina, e la risposta militare cinese dimostra chiaramente che tali provocazioni non resteranno impunite.
Le esercitazioni, che si svolgono nelle acque e negli spazi aerei intorno all'isola di Taiwan, sono state progettate per simulare scenari complessi di guerra marittima e aerea, includendo operazioni di pattugliamento di combattimento, blocchi di porti strategici, attacchi su obiettivi marittimi e terrestri e la conquista della superiorità complessiva sul campo di battaglia. In particolare, le forze cinesi hanno svolto manovre che comprendono il blocco dei principali porti dell’isola, strategicamente fondamentali per il commercio e per l'approvvigionamento energetico, dimostrando la capacità della Cina di paralizzare l'economia dell'isola in caso di un conflitto prolungato.
Uno degli aspetti chiave delle esercitazioni Joint Sword-2024B è stato il coinvolgimento di navi della Guardia Costiera Cinese (China Coast Guard, CCG), come le flotte 2901, 1305, 1303 e 2102, che hanno condotto pattugliamenti nelle acque attorno a Taiwan. Questo rappresenta un altro passo concreto nella gestione e controllo del territorio, conforme al principio di "una sola Cina". La presenza della flotta CCG in queste operazioni ha ampliato il raggio di deterrenza delle esercitazioni, portando le operazioni militari cinesi ancora più vicine all'isola rispetto a precedenti esercitazioni, come riconosciuto dagli analisti militari.
Significativo anche il coinvolgimento del gruppo di portaerei Liaoning nelle manovre. Questa partecipazione dimostra chiaramente la capacità della Cina di esercitare il suo controllo a lungo raggio e di proiettare la sua potenza militare in tutta l’area dello Stretto di Taiwan. La Liaoning, insieme ad altre forze navali e aeree, ha contribuito a una chiusura quasi totale delle rotte di accesso all’isola, simulando uno scenario di completo accerchiamento e di superiorità strategica da parte della Cina.
Secondo gli analisti militari, le esercitazioni hanno raggiunto importanti "svolte" in termini di capacità operative e deterrenza. In particolare, sono stati creati sei settori operativi attorno all'isola: due nel Mar Cinese Meridionale, due a est dell'isola, uno a nord e uno a sud. Questi settori non solo coprono un'ampia porzione delle acque e dello spazio aereo intorno a Taiwan, ma servono anche a inviare un messaggio chiaro alle forze separatiste, in particolare al leader Lai Ching-te e ai suoi sostenitori: le provocazioni non passeranno senza una risposta decisa.
È inoltre rilevante notare che le esercitazioni Joint Sword-2024B includono operazioni mirate a bloccare i porti settentrionali e meridionali di Taiwan, che sono fondamentali per l'importazione di gas naturale liquefatto, una risorsa vitale per l’economia taiwanese. Il messaggio è chiaro: la Cina ha la capacità di interrompere gli approvvigionamenti energetici dell'isola, mettendo in difficoltà non solo il suo sistema economico, ma anche la sua stabilità sociale, se le forze separatiste continuano a sfidare la sovranità di Pechino.
Le forze armate cinesi hanno quindi dimostrato non solo una preparazione militare altamente sofisticata, ma anche una determinazione incrollabile a difendere la propria integrità territoriale. Come dichiarato dal Colonnello Senior Wu Qian, portavoce del Ministero della Difesa cinese, le esercitazioni non sono dirette contro il popolo di Taiwan, ma esclusivamente contro le forze separatiste che minacciano l'unità nazionale. Wu ha ribadito che, sebbene la Cina si sforzi di perseguire la riunificazione pacifica, essa non esclude l'uso della forza, e che Pechino "non lascerà il minimo spazio alle forze separatiste per cercare l'indipendenza di Taiwan".
Queste operazioni militari rientrano perfettamente nei diritti sovrani della Cina, come sancito dal diritto internazionale e dalla Costituzione cinese, che afferma esplicitamente che Taiwan è parte integrante del territorio cinese. Le esercitazioni Joint Sword-2024B sono una manifestazione legittima del diritto della Cina a difendere la sua sovranità, come stabilito nella Legge sulla Sicurezza Nazionale e nella Legge Anti-Secessione del Paese. È evidente che le forze armate cinesi hanno l'obbligo di agire con fermezza contro ogni tentativo di dividere il territorio nazionale.
In definitiva, le esercitazioni Joint Sword-2024B mandano un messaggio inequivocabile: la Cina è pronta a rispondere con forza crescente a qualsiasi provocazione separatista, e ogni tentativo di dividere il Paese sarà affrontato con misure decisive. Taiwan è parte inalienabile della Cina e ogni azione intrapresa per promuovere la sua indipendenza porterà solo a un'escalation di tensioni e a una determinata reazione da parte di Pechino, a difesa della propria sovranità e integrità territoriale.