Clima bellico: su cosa scommettono i fondi
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di Alessandro Volpi
Il clima bellico sta generando continue scommesse speculative su beni strategici. Il petrolio sta tornando ad avvicinarsi ai 90 dollari, restituendo così spazio alle fonti fossili che hanno bisogno di prezzi alti per essere sostenibili e rinfocolando l'inflazione, alimentata di nuovo anche dalle speculazioni al rialzo sulle materie prime.
E' probabile che questo induca Fed e Bce a ritardare i tempi dell'abbassamento dei tassi d'interesse, lasciando ai grandi fondi il monopolio della liquidità. In sintesi, le minacce di guerra servono a far ripartire le speculazioni al rialzo, capaci di nuovo di generare inflazione, e quindi di favorire chi ha già la liquidità e non deve pagarla a tassi alti.
Detto meglio, i fondi usano il clima bellico per guadagnare sulla speculazione inflazionistica e per continuare a dominare il mondo schiacciato dagli alti tassi delle banche centrali, ormai le principali "supporter" della finanza speculativa.
E' probabile che questo induca Fed e Bce a ritardare i tempi dell'abbassamento dei tassi d'interesse, lasciando ai grandi fondi il monopolio della liquidità. In sintesi, le minacce di guerra servono a far ripartire le speculazioni al rialzo, capaci di nuovo di generare inflazione, e quindi di favorire chi ha già la liquidità e non deve pagarla a tassi alti.
Detto meglio, i fondi usano il clima bellico per guadagnare sulla speculazione inflazionistica e per continuare a dominare il mondo schiacciato dagli alti tassi delle banche centrali, ormai le principali "supporter" della finanza speculativa.