Contro il Green Pass Metalmeccanici (FLMU) annunciano sciopero di 6 giorni
FLMU, AL-Cobas, SOA Sindacato degli Operai Autorganizzato hanno organizzato a partire da domani uno sciopero generale fino mercoledì 20 ottobre contro il decreto governativo che ha istituito il Green pass per i lavoratori del settore pubblico e privato. Le suddette sigle sindacali ritengono questo provvedimento un ricatto ordito da Draghi, Confindustria e Cgil-Cisl e Uil che aprono la strada allo sblocco dei licenziamenti. Tra l'altro ritengono che il green pass sia uno strumento per far pagare la crisi del Covid-19 ai lavoratori. Le sigle sindacali precisano che quella contro il green pass non è una battaglia contro le vaccinazioni, ma una lotta di dignità dei lavoratori.
La FLMU - Federazione Lavoratori Metalmeccanici Uniti, ha indetto lo sciopero nazionale da Venerdì 15 al 20 OTTOBRE per tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore metalmeccanico. Contemporaneamente AL-Cobas e SOA Sindacato Degli Operai Autorganizzati lo hanno indetto per TUTTE LE ALTRE CATEGORIE DEL SETTORE PRIVATO. (lo sciopero è da considerarsi ad esclusione dei lavoratori soggetti alla legge-146, poiché la stessa legge impedisce di proclamare scioperi, nei servizi essenziali pubblici e privati con meno di 10 giorni da altri scioperi.)
Il governo del banchiere #Draghi insieme a Confindustria e alle burocrazie dei sindacati confederali, implementano il ricatto occupazionale e potenziano il raggio d’azione dello sblocco dei licenziamenti, introducendo il Green Pass obbligatorio nei luoghi di lavoro.
Il #greenpass è uno strumento inutile ai fini della prevenzione del contagio e della sicurezza collettiva nei luoghi di lavoro. Allo stesso tempo, è un’arma in mano ai padroni per scaricare le responsabilità e i costi della gestione pandemica direttamente sulle spalle dei lavoratori.
Uno strumento che introduce per la prima volta nella storia il concetto di “pagare per lavorare”. Un’arma a disposizione della classe padronale per evitare di ripristinare i servizi collettivi venuti meno ad inizio pandemia (come mense e spogliatoi) e per evitare di assumersi la responsabilità di garantire gli adeguati DPI nei luoghi di lavoro.
Anche il costo dei tamponi (che per garantire una reale mappatura ed un reale controllo dei contagi avrebbero senso solo se fatti a tutti i lavoratori) va ad intaccare il salario dei lavoratori, che arrivano a spendere oltre 200€ al mese per POTER LAVORARE. COME RIBADITO DAL Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste, QUELLA CONTRO IL GREEN PASS È UNA BATTAGLIA CHE PRESCINDE DAL TEMA DELLA VACCINAZIONE. É UNA BATTAGLIA ECONOMICA E DI DIGNITÀ DI TUTTI I LAVORATORI. VACCINATI E NON VACCINATI, DENTRO E FUORI I LUOGHI DI LAVORO. Lo sciopero è indetto a partire dalle ore 00,01 del 15 Ottobre 2021 (compreso giornata) fino alle ore 23,59 del 20 Ottobre 2021.