"Controrivoluzione neoliberista": le origini
di Pasquale Cicalese
Perché accadde la controrivoluzione che poi fu definita neoliberista?
Siamo nella seconda guerra mondiale, gli Usa affrontano il campo di guerra europeo e quello del Pacifico allo stesso tempo. Nel farlo, dispiegano una forza di produzione immensa.
Finisce la guerra. Il dispiegamento della produzione immensa deve trovare uno sbocco.
Oltretutto, in Europa Ovest, a seguito dei trionfi dell'Armata Rossa, c'è il pericolo di una sollevazione comunista armata. Si inventano il Welfare State e la società dei consumi, negli anni 50 l'induzione ai consumi tramite la pubblicità. Il pericolo rosso e gli "aiuti" all'Europa dell'Ovest servivano a dimostrare il benessere alle popolazioni orientali sotto "giogo" Urss.
E' il trentennio d'oro dell'Occidente. Si pone il problema del salario che deve tenere il passo alla società dei consumi. A quel punto ci sono in tutto l'Occidente rivendicazioni di classe, l'assalto al cielo.
E' il 68 occidentale, che annuncia la fine del millennio. Da noi l'autunno caldo. Il decenni rosso.
La Trilaterale non accetta piu' questo stato di cose, c'è il Club di Roma del 68 che annuncia il collasso planetario della società dei consumi, la guerra del Viet Nam, burro e cannoni, causa Nixon 71, lo sganciamento del dollaro dall'oro, nel 1967 De Gaulle vuole l'oro indietro dagli Usa, nel 1968 c'è il prodromo del Piano Werner 1972 di unificazione monetaria.
Ma è solo nel 1973 che i giochi si fanno. L'austerità americana e lo spostamento delle produzioni delle multinazionali americane e occidentali verso l'Oriente, che finora non aveva conosciuto il capitalismo, ammazzano le rivendicazioni di classe.
Quell'assalto al cielo, che stava portando la riduzione dell'orario di lavoro a 6 ore, con periodi sabbatici (queste erano le rivendicazioni di classe degli anni settanta, incredibile, oggi, a dirsi) si traducono nel padronato nel ritorno all'Ottocento, al plusvalore assoluto, alla precarietà (intuita dal movimento del 77), allo sfruttamento piu' estremo, alla deflazione salariale, al taglio del salario sociale globale di classe conquistato nel trentennio d'oro dell'Occidente.
Mirafiori 80 è l'epitaffio di un'epopea. Questo è raccontato nel libro "50 anni di guerra al salario".
L'altro giorno incontro un ventenne. Sapeva che lavoro in un istituto di Welfare, quel che rimane. Mi chiede informazioni. Vedo che ignora tutto.
Gli dico: ma conosci i tuoi diritti? Lui fa: no.
Ecco, la distruzione della memoria di classe che cerco di riportare alla ribalta nei miei scritti, nei miei post, nei miei ricordi, nei miei racconti anche autobiografici.
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