Cosa sappiamo dell’attacco di Israele all’Iran?

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La scorsa notte, l'esercito israeliano ha deciso di attaccare l'Iran, in risposta all'attacco missilistico di Teheran contro Israele del 1° ottobre scorso.

L’attacco si è compiuto nell’arco di alcune, durante il quale sono stati colpiti circa 20 siti iraniani.


Un portavoce dell'esercito israeliano ha affermato che l'assalto, da lui denominato operazione "Giorni del giudizio", ha preso di mira i "mezzi di produzione missilistica" dell'Iran, nonché i sistemi missilistici terra-aria e altre capacità di difesa aerea.

L'esercito iraniano, da parte sua, in un primo momento aveva riferito che gli attacchi israeliani avevano preso di mira le basi militari nelle province di Ilam, Khuzestan e Teheran, precisando che hanno causato solo "danni limitati".


Successivamente, le forze armate iraniane , citate dall'agenzia Tasnim,  hanno riferito che due soldati iraniani sono morti nell'attacco.

Israele ha messo in guardia l’Iran dal reagire, minacciando che sarà “obbligato a rispondere” di nuovo, aggiungendo di avere “ulteriori obiettivi” che potrebbe colpire se ciò dovesse accadere.

Un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha rivelato che Washington era a conoscenza degli attacchi del suo alleato, ma non vi ha partecipato, descrivendo l'operazione israeliana come un "esercizio di autodifesa".

Le autorità israeliane hanno chiuso lo spazio aereo del Paese fino alle 8:30 ora locale (05:30 GMT), ma non hanno ancora diramato lo stato di allerta per i cittadini.

Teheran: La difesa aerea iraniana ha respinto con successo l'attacco israeliano 

Da Teheran ritengono che l’aggressione israeliana sia stata un sostanziale fallimento.

“Nonostante i precedenti avvertimenti da parte dei funzionari della Repubblica Islamica al criminale e illegale regime sionista di evitare qualsiasi azione avventurosa, questo falso regime ha effettuato oggi all’alba un’aggressione provocatoria contro punti di centri militari nelle province di Teheran, Khuzestan e Ilam", ha riferito questa mattina, in una nota, l'ufficio per le pubbliche relazioni della difesa aerea iraniana.

Da questa mattina i media iraniani riferiscono che regna la calma nelle varie regioni del paese persiano, i voli sono tornati alla normalità, così come le scuole e gli uffici hanno aperto regolarmente.

Le raffinerie, e altri impianti di idrocarburi, non hanno subito alcun danno e funzionano regolamente, come ha confermato Shaker Yafai portavoce della raffineria di Teheran.

Yafai ha negato qualsiasi offensiva contro le strutture di questa raffineria, sottolineando che la produzione in questa unità “continua normalmente”.

Inoltre, ha riferito che il sistema di difesa aerea di questa raffineria è pronto in caso di possibili attacchi.

I resoconti dei media locali indicano che la normalità regna in altre raffinerie e impianti iraniani di petrolio, gas, petrolchimici, energetici ed economici in diverse parti del paese.

In questo senso, altri fonti hanno confermato che il rifornimento e la distribuzione della benzina si stanno svolgendo senza problemi e secondo la consueta routine.

L'Arabia Saudita condanna gli attacchi israeliani all'Iran

L'Arabia Saudita ha condannato gli attacchi di Israele contro l'Iran, definendoli una violazione della sovranità del Paese e delle leggi e delle norme internazionali.

"Il Regno ribadisce la sua ferma posizione nel rifiuto della continua escalation nella regione e dell'espansione del conflitto che minaccia la sicurezza e la stabilità dei paesi e dei popoli della regione", si legge in una nota del Ministero degli Esteri saudita.

Riyadh ha inoltre esortato tutte le parti a “esercitare la massima moderazione e ridurre l’escalation”, mettendo in guardia dalle conseguenze dei continui conflitti militari nella regione.

Washington: l'attacco israeliano all'Iran dovrebbe "completare" lo scambio di fuoco

Secondo la Casa Bianca gli attacchi notturni di Israele contro l'Iran dovrebbero porre fine agli scambi di fuoco diretti tra i due paesi, avvertendo al contempo Teheran delle "conseguenze" in caso di risposta.

Un alto funzionario della Casa Bianca ha spiegato che l'amministrazione Biden ritiene che l'operazione israeliana dovrebbe "chiudere" lo scambio militare diretto tra Israele e Iran.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è stato aggiornato sullo sviluppo dell'operazione israeliana e sugli attacchi condotti dagli israeliani, ha precisato il funzionario, il quale ha voluto ribadire, a condizione di mantenere l'anonimato, che gli Stati Uniti non sono coinvolti nell'attacco.

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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