Cremaschi, ecco perché mi candido con "Potere al Popolo"

Cremaschi, ecco perché mi candido con "Potere al Popolo"

"Nasce una lista diversa da tutte le altre, che si propone di organizzare il popolo oppresso e sfruttato ben oltre la scadenza elettorale.  Forza con le firme e poi ..Potere al Popolo."

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di Giorgio Cremaschi 


Le compagne e i compagni di Bologna, per l'uninominale, e di Napoli, per uno dei collegi proporzionali, mi hanno proposto di candidarmi nelle loro liste di Potere al Popolo. Me ne sono sentito onorato e ho accettato. 

Giunto a settant'anni faccio una scelta a cui non avevo mai pensato negli oltre cinquantanni di mio impegno militante. Perché? 

Innanzitutto per loro, le compagne e compagni di Jé sò pazzo, che hanno avuto il coraggio, l'intelligenza e la determinazione di promuovere un fatto politico che in Italia non era mei avvenuto: una autoconvocazione popolare e di classe per partecipare alle elezioni. Poi ci sono le compagne e i compagni di Eurostop, che in gran parte si sono buttati con entusiasmo e coraggio nell'impresa, concorrendo a definire un programma che non ha tutte le nostre proposte di rottura, ma che ne ha molte e soprattutto ne ha lo spirito. Rottura con UE e NATO, stop alle privatizzazioni e ai tagli alla spesa pubblica sociale. Basta guerre, bombe e spese militari. Nazionalizzazioni a partire dalle grandi banche e ripudio della servitù usuraia del debito. Chi lo sostiene oltre a Potere al Popolo? 

Le assemblee, tutte senza precedenti e diffuse ovunque, in particolare ricordo da ultime quelle enormi di Bologna e Napoli, cui ho avuto la fortuna di essere invitato. 

In tutte le assemblee è emerso un popolo sommerso e resistente, che fa attività e lotta sociale tutti i giorni, senza quei riflettori che l'informazione di regime dedica alle dame di San Vincenzo fasciste di Casapound. E quel popolo e quei giovani hanno accolto , e si sono uniti a, organizzazioni comuniste e socialiste che hanno, finalmente, deciso di mettere le loro forze a disposizione di un progetto diverso dai soliti, noiosi e dannosi, cartelli delle sinistre più o meno radicali. Certo che abbiamo nel cuore e nelle menti le idee ed i progetti maturati nella lunga marcia della sinistra di popolo e di classe contro il capitalismo. Ma oggi la sinistra ufficiale è quella che ha rotto col popolo nel nome del libero mercato. Come disse alla Camera Andrea Costa, quando alla fine dell'800 fu eletto primo deputato socialista dai braccianti di Imola : Io con voi, destra e sinistra qui sedute, non c'entro nulla.

Le lavoratrici ed i lavoratori che non si arrendono, che da Almaviva a Ilva a Alitalia a tanti altri luoghi lottano contro i licenziamenti concordati tra governo e multinazionali , spesso con il consenso di CgilCislUil. Chi rifiuta l'alternanza scuola- lavoro gratis. Chi denuncia e combatte lo sfruttamento e l'oppressione del lavoro, imposti da leggi e complicità vergognose. Chi vuol togliere ogni fiducia a chi ha fatto o permesso leggi infami come il Jobsact, la Fornero, La Buona Scuola. Chi riesce a ribellarsi alla schiavitù del lavoro e alla dittatura del mercato, è oggi una colonna portante di Potere al Popolo. L'avanguardia di quella ripresa diffusa della lotta di classe, che è un obiettivo indispensabile per non lasciare la Costituzione nella carta straccia. 

L' amica e compagna Nicoletta Dosio, da sempre NOTAV, che risponde colpo su colpo a tutte le angherie della repressione, ad un certo punto mi ha detto: se si condivide un progetto così coraggioso come questo, bisogna metterci la faccia. E è candidata in Valle. 

Tanti motivi assieme mi hanno convinto a compiere questa scelta. E ad essi aggiungo anche il disgusto per una competizione elettorale che vede tre diverse destre liberiste scontrarsi, in attesa di governare assieme, se nessuno avrà i voti sufficienti per farlo da solo. E contro queste destre una finta sinistra, in realtà una corrente esterna del PD, che già prima del voto comincia ad accordarsi con quel partito. Non ci sarebbero stati appelli al voto utile, al meno peggio, a turarsi il naso, che mi avrebbero convinto a votare uno di questi. 

All'assemblea di Napoli, Viola Carofalo, il capo politico della lista, ho sottolineato con la sua commozione molti degli interventi e le presentazioni di Francesca Fornario. Ho pensato allora ai capi, ai leader, di tutte le altre liste elettorali, e ho misurata la differenza non solo politica, ma umana di Potere al Popolo. 

Nasce una lista diversa da tutte le altre, che si propone di organizzare il popolo oppresso e sfruttato ben oltre la scadenza elettorale. 

Forza con le firme e poi ..Potere al Popolo.

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