Cuba denuncia complicità degli Stati Uniti con il terrorismo anti-cubano

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Cuba denuncia complicità degli Stati Uniti con il terrorismo anti-cubano

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Il Ministero degli Affari Esteri di Cuba (MINREX) ha condannato con fermezza l'ennesimo atto di complicità degli Stati Uniti con il terrorismo contro Cuba, a seguito della recente liberazione di Alexander Alazo, l'individuo che, nel 2020, ha sparato 32 colpi di arma da fuoco contro l'ambasciata cubana a Washington. All'interno dell'edificio erano presenti sette membri del personale diplomatico cubano, che hanno rischiato la vita a causa di questo attacco premeditato.

Secondo una dichiarazione rilasciata dal MINREX, l'attacco, perpetrato su una delle principali arterie della capitale statunitense, ha avuto lo scopo dichiarato di causare danni significativi. Qualsiasi altro paese del mondo avrebbe classificato un'azione simile come atto terroristico, ma gli Stati Uniti si sono rifiutati di farlo, mostrando ancora una volta una pericolosa doppia morale quando si tratta di azioni violente contro Cuba.

Nonostante la natura dell'azione di Alazo sia chiaramente definita dalla legislazione statunitense come atto di terrorismo, le autorità degli Stati Uniti non hanno mai avuto intenzione di perseguire l'aggressore come tale. Al contrario, Alazo è stato dichiarato "non penalmente responsabile" a seguito di una valutazione psichiatrica condotta in collaborazione con gli avvocati della difesa, e di conseguenza è stato assolto dalle accuse.

Il MINREX ha sottolineato come la storia degli Stati Uniti sia macchiata dal coinvolgimento in atti di terrorismo e violenza contro Cuba, sia come esecutore diretto sia come complice tollerante. Questa condotta è testimoniata dall'ampio supporto e protezione concessi a noti terroristi, parte integrante della politica statunitense nei confronti dell'isola caraibica.

Le autorità cubane hanno ricordato che l'aggressore non è stato dichiarato colpevole nonostante le prove dei legami di Alazo con gruppi e individui situati nel sud della Florida, noti per aver compiuto azioni aggressive contro Cuba e per aver promosso la violenza e il terrorismo. Questa decisione giudiziaria, a detta del governo cubano, rappresenta un chiaro esempio di come gli Stati Uniti continuino a ignorare deliberatamente la minaccia del terrorismo quando si tratta di Cuba.

Dal 1959, Cuba è stata vittima di numerosi attacchi terroristici organizzati e finanziati dagli Stati Uniti, che hanno causato la morte di 3.478 cubani e il ferimento di altri 2.099, molti dei quali con disabilità permanenti. In risposta a questa tragica realtà, il governo cubano ha mantenuto una posizione ferma e decisa contro ogni forma di terrorismo, compreso quello di Stato. La dichiarazione del MINREX conclude affermando che Cuba ha il diritto di esigere dal governo statunitense un comportamento serio, responsabile e onesto quando un attacco di questa portata viene compiuto contro una missione diplomatica cubana e il personale in essa presente.

La liberazione di Alazo rappresenta dunque un segnale inquietante di complicità e tolleranza verso la violenza anti-cubana, un capitolo oscuro che continua a caratterizzare le relazioni tra i due paesi.

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