Cuba. Il PD con la Meloni e l'estrema destra di Miami
E’ bastata qualche manifestazione a Cuba, nemmeno di grande entità ma ben propagandata da social e media mainstream, per far compattare il Partito Unico Liberale filo-Washington che va dall’opposizione di cartone della Meloni fino al Partito Democratico. Diversi esponenti del Partito Unico Liberale hanno sbraitato contro la Rivoluzione Cubana utilizzando la solita propaganda anticomunista dal sapore tanto maccartista ma che piace in quel di Washington. Il luogo dove si decidono le sorti dei vari burattini politici italici.
Il deputato del Partito Democratico, Andrea Romano, su Twitter scrive mostrando un certo sprezzo del ridicolo nel fare determinate affermazioni: «"Con i cittadini cubani residenti in Italia davanti a Montecitorio, a sostegno delle proteste pacifiche che a Cuba chiedono libertà e democrazia. Come detto dal presidente Usa Biden e dall'Alto Rappresentante Ue per gli Affari Esteri Borrell: il regime ascolti e rispetti la voce della protesta civile CubaLibre”.
Non poteva mancare all’appello un ultrà atlantista come Benedetto Della Vedova che afferma: «A Cuba l'esasperazione per la penuria di cibo, carburante e medicinali si è sommata alla disperazione cronica per la mancanza di condizioni di vita accettabili: una pentola a pressione senza valvola di sfogo che la pandemia fuori controllo ha fatto scoppiare. Anziché fare proclami rivoluzionari e lanciare chiamate alle armi, bisogna ascoltare i motivi della protesta e andare incontro ai bisogni della popolazione», mostrando anch’egli come il collega Romano mancanza di senso del ridicolo, soprattutto nel passaggio riguardante la gestione della pandemia. D'altronde basta confrontare la mortalità cubana e quella italiana per smentire il nostro ipocrita liberal/liberista. Senza contare che la piccola e povera Cuba, soffocata da un tremendo blocco economico, finanziario e commerciale ha sviluppato ben 5 vaccini anti-Covid, mentre l’Italia nemmeno 1.
«Per Cuba - conclude Della Vedova - è venuto il momento della libertà e del rispetto dei fondamentali diritti umani e civili». Per gli Stati Uniti verrà mai questo momento?
Alla canea liberale e anticomunista non poteva non unirsi Giorgia Meloni. Il volto dell’opposizione di cartone italiana. «I Conservatori europei sono al fianco del popolo cubano che si sta battendo contro il regime e per la fine della dittatura comunista. CUBA e i cubani meritano un futuro di libertà, democrazia e sviluppo economico». Scrive su Twitter il presidente di Fratelli d'Italia e dei Conservatori europei.
Da evidenziare poi la scarsa fantasia di Tajani (Forza Italia) unita a una retorica anticomunista che ricorda tanto gli anni ’50 del secolo scorso. «Cuba è in ginocchio. Carenza di cibo, scontri in piazza e centinaia di arresti fra i manifestanti. Basta dittatura comunista. L'Unione Europea deve fare la sua parte. I cubani hanno diritto a democrazia, libertà e condizioni di vita dignitose».
Sostanzialmente in linea con i liberali italici è il quotidiano (comunista o anticomunista?) Il Manifesto che in un articolo semanticamente ambiguo cede alla narrazione dominante quando afferma che «Cuba deve difendersi ora anche dalle proteste più intense degli ultimi decenni».
Nessuno ha intenzione di occultare la realtà o negare i problemi che vive Cuba a causa del micidiale combinato disposto della pandemia e il criminale bloqueo statunitense che soffoca l’isola, ma non si è trattato affatto di proteste oceaniche contro il governo. Se poi si preferisce dar credito alla narrazione mainstream indirizzata da Washington invece che ai resoconti dei media cubani, questo è un altro discorso. E forse ci aiuta a comprendere la deriva del quotidiano (anti)comunista.
Scrive a tal proposito il Segretario del Partito Comunista Marco Rizzo: «Questa sinistra radical mi fa schifo. Il Manifesto sposa le tesi mainstream su Cuba e parla di proteste senza alcun accenno alle provocazioni guidate dalla CIA. Una sinistra che odia la propria ideologia e i lavoratori, ma ama Biden e il ddl Zan. Il mio disprezzo politico è totale».
Cuba quando l’Italia era nel pieno della prima ondata Covid non ha esitato nell’inviare i suoi medici specializzati per prestare aiuto in alcune delle zone maggiormente colpite dalla virulenza della prima ondata pandemica. Ma ancora una volta l’Italia sferra una pugnalata alle spalle dell’Isola, proprio come quando ha deciso di non opporsi alle sanzioni come strumento di ‘pressione’ contro i paesi non allineati ai desiderata statunitensi.
Se davvero l’obiettivo è di soddisfare le esigenze del popolo cubano, la strada è indicata dal presidente messicano Lopez Obrador: «La verità è che, se volete davvero aiutare Cuba, la prima cosa che dovete fare è sospendere il blocco contro Cuba, come la maggior parte dei paesi del mondo chiede».
Se volete infine comprendere perché i liberali italiani attaccano Cuba e non la comprendono, basta leggere le parole di una lavoratrice scesa in piazza per difendere la Rivoluzione.
«Non mi sto solo preoccupando del mio lavoro, mi sto prendendo cura del futuro dei miei figli, della loro tranquillità e della loro felicità perché voglio che continuino a vivere e crescere in una nazione sovrana».