CURDI/SIRIA, SCIOVINISMO E AUTODETERMINAZIONE
di Diego Bertozzi
Spiace rilevare come la lotta di liberazione nazionale dei curdi in Siria abbia rivelato - oggettivamente - un carattere "sciovinista". Definizione certamente forte, ma credo non del tutto fuori luogo. I leader dei curdi siriani hanno ignorato la contraddizione principale - quella tra imperialismo e libertà nazionale - preferendo spingere sulla propria autodeterminazione appoggiandosi agli Stati Uniti, la potenza che stava negando all'intero popolo siriano proprio quel diritto all'autodeterminazione e alla sovranità nazionale da essi invocato. In questo modo, per anni (pur avendo il merito di essersi battuti sul campo contro i tagliagole dell'Isis), hanno prestato il fianco ad un progetto globale di disintegrazione territoriale funzionale agli interessi di Washington e Tel Aviv. Quell'errore iniziale viene ora ripagato con l'abbandono statunitense e l'aggressione turca.
Va comunque colto come segnale positivo il fatto che la stessa dirigenza curda si sia ora rivolta al governo siriano per stabilre un accordo di cooperazione: senza integrità ed autodeterminazione del popolo siriano come punto di partenza non è possibile ipotizzare alcuna forma di reale autonomia curda.