Dal cambiamento climatico alla Palestina: quello "strano" silenzio calato su Greta Thunberg

9045
Dal cambiamento climatico alla Palestina: quello "strano" silenzio calato su Greta Thunberg

 

Nulla più della vicenda personale di Greta Thunberg vi può dare l’idea di quanto potente possa essere oggi la macchina della propaganda che persegue, ogni giorno, gli obiettivi del Washington Consensus e del famigerato "ordine basato sulle regole" imposto dall'unilateralismo statunitense.

Finché Greta è stata identificata come il paladino della lotta al “cambiamento climatico” – ritenuta non solo ammissibile ma anzi da diffondere il più possibile per distogliere l’attenzione dalle lotte sociali e dai crimini dell’imperialismo statunitense contro vari paesi sovrani sparsi nel mondo – sapevamo tutto della figura della giovane svedese. Le sue foto settimanali davanti al Parlamento svedese erano state rese virali e la sua figura divenuta un’icona, su cui i media hanno dato slancio ad un movimento di protesta divenuto mondiale.

Grazie alla propaganda mediatica intorno alla sua figura, la giovane Greta era contesa dalla Casa Bianca, dal Parlamento Europeo e da tutti i principali consessi dell’ordine “basato sulle regole”. 

Vi ricordate il famoso “How dare you” rivolto ai leader mondiali? Non era solo tollerato, ma diffuso a reti unificate.

Oggi la storia è molto diversa per la povera Greta. Dopo che è divenuta, onore a lei, uno dei riferimenti più importanti delle manifestazioni in Svezia contro il genocidio in corso in Palestina dalla potenza occupante israeliana, su di lei i media autoproclamati "liberi" non le dedicano nemmeno una riga.

Sipario calato.

Niente Casa Bianca, niente Parlamento europeo, nessun consesso del mondo libero si apre più per lei.

Semplicemente la povera Greta Thunberg non esiste più.

Così opera chi tiene le fila della sceneggiatura della narrazione mediatica: fino a quando non tornerà ad occuparsi di cambiamento climatico o ad attaccare la sovranità di Russia, Cina, Venezuela o qualunque altro paese nella "lista nera", la giovane Greta non la troverete più su Repubblica ed i suoi video di denuncia del genocidio in Palestina vanno scovati in modo carbonaro in rete. Come, ad esempio, questo sull'ultima manifestazione svoltasi a Stoccolma: 



Alessandro Bianchi

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Come la post-verità diventa post-realtà di Giuseppe Masala Come la post-verità diventa post-realtà

Come la post-verità diventa post-realtà

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti