“Dall’apparenza russa”. Ad Amsterdam coppia di armeni si vede distrutto il negozio
L’isteria russofoba scatenata dai governi europei comincia a dare i suoi frutti amari. Ancora una voltà dall’Olanda apprendiamo di un nuovo episodio di russofobia dopo la lavoratrice sfrattata ad Amsterdam solo perché russa e il suo paese è stato colpito dalle sanzioni occidentali.
Stavolta è un’attività commerciale solo all’apparenza russa a farne le spese. La vetrina di un negozio a Vijzelstraat nel centro di Amsterdam, “dall’apparenza russa” è stata sfasciata con una pietra durante la notte tra domenica e lunedì, afferma AT5. Il sasso conteneva un messaggio anti-russo e a sostegno dell’Ucraina ma i proprietari del negozio, un supermercato di prodotti alimentari slavi, non sono russi.
La coppia che gestisce il negozio è di origine armena e ha rilevato il negozio a gennaio, dice il portale, secondo il quale, i prodotti russi sugli scaffali sarebbero pochissimi.
Secondo AT5, i proprietari sarebbero stati minacciati per una settimana da qualcuno dall’Ucraina e in precedenza avevano ricevuto una lettera intimidatoria dove si leggeva di “fare attenzione alle vetrine”.
La sindaca Femke Halsema ha pubblicato su Instagram un appello alla calma: “Abbiamo un problema con Putin e lo Stato russo, non con la popolazione russa o con gli Amsterdammers russi. Come gli ucraini, anche loro possono contare sulla nostra protezione. Questa guerra non deve portare a discriminazioni”.