Dazi. L'appello del Ministero del commercio cinese
Nel fine settimana, il Ministero del Commercio cinese ha rivolto un messaggio diretto agli Stati Uniti, chiedendo la cancellazione completa dei dazi reciproci imposti nel corso della guerra commerciale. La richiesta arriva all’indomani della decisione di Washington di esentare temporaneamente dai dazi dispositivi come smartphone, computer e componenti elettronici, un gesto interpretato da molti come un segnale di apertura, ma giudicato insufficiente da Pechino.
Secondo le autorità cinesi, i dazi violano le leggi basilari dell’economia e ignorano l’interdipendenza tra i due Paesi. Non solo: avrebbero anche fallito nel risolvere i problemi economici degli Stati Uniti, minando al contempo l’ordine commerciale globale e danneggiando aziende e consumatori da entrambe le parti. Il richiamo è chiaro: “Non ci sono vincitori nelle guerre commerciali”, ha ribadito il governo cinese, citando le parole del presidente Xi Jinping.
Pechino esorta Washington ad ascoltare le voci della comunità internazionale e a correggere “una pratica errata”, tornando al dialogo e al rispetto reciproco. Al momento, i dazi imposti dalla Cina agli USA raggiungono il 125%, mentre quelli statunitensi contro Pechino arrivano al 145%.
La recente esenzione ha dato sollievo a colossi tecnologici statunitensi come Apple e Nvidia, fortemente legati alla filiera cinese. Ma la tensione rimane alta, e il nodo commerciale è tutt’altro che sciolto.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati