Democrazia bolivariana: il Venezuela tra eredità storica e innovazione

552
Democrazia bolivariana: il Venezuela tra eredità storica e innovazione

Il Venezuela Bolivariano continua a percorrere con determinazione il sentiero tracciato da Hugo Chávez, un cammino profondamente democratico e partecipativo che ha le sue radici nel processo costituente del 1999. Questo percorso, caratterizzato da un’inedita inclusione popolare, è stato recentemente riattualizzato dal presidente Nicolás Maduro, che ha sottolineato l’importanza di una riforma costituzionale per affrontare le sfide del XXI secolo e costruire una Venezuela forte, pacifica e prospera entro il 2030.

Il presidente Maduro, durante una riunione con la Commissione Nazionale Amplia, ha ricordato con orgoglio il processo costituente del 1999, un momento storico in cui il popolo venezuelano ha avuto per la prima volta la possibilità di partecipare attivamente alla costruzione della propria Costituzione. In un’epoca in cui le comunicazioni erano ancora limitate, il governo di Chávez ha saputo inventare metodi innovativi per coinvolgere i cittadini. «Darío Vivas era un dinamo instancabile», ha raccontato Maduro, ricordando come fosse stato creato un “camión buzón” (un camioncino postale) che percorreva il paese per raccogliere le proposte dei cittadini. Migliaia di lettere furono inviate e tutte, senza eccezione, furono elaborate.

Il programma “Diálogo Constituyente”, trasmesso in diretta televisiva, permise di discutere gli articoli della nuova Costituzione attraverso videoconferenze con diversi settori del paese. Questo sforzo collettivo portò alla redazione della Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela, un documento che rifletteva le aspirazioni delle masse popolari. «Il popolo ci diede sei mesi, attraverso un referendum», ha ricordato Maduro, sottolineando come il processo fosse stato guidato dalla visione strategica di Chávez, «un grande condottiero, stratega e leader».

Oggi, il Venezuela si trova di fronte a nuove sfide e opportunità. Maduro ha annunciato una proposta di riforma costituzionale che mira a rafforzare e ampliare i principi democratici stabiliti nel 1999. «Oggi abbiamo infinite possibilità per informare, ascoltare e processare le opinioni della gente», ha dichiarato il presidente, evidenziando come le tecnologie del XXI secolo permettano una partecipazione popolare ancora più ampia e diretta.

La riforma si concentra su quattro temi fondamentali: l’ampliamento e il perfezionamento della democrazia partecipativa, la costruzione di una nuova società, un modello economico diversificato e l’aggiornamento delle norme costituzionali. «Si tratta di una Carta di navigazione per il XXI secolo», ha affermato Maduro, sottolineando l’importanza di costruire una società basata su valori umani e di rompere con le dipendenze coloniali e tecnologiche.

Uno degli aspetti centrali della riforma è la costruzione di una nuova economia, autosufficiente e produttiva, in grado di superare le sanzioni internazionali e di garantire uguaglianza sociale. «Stiamo costruendo un’economia che recuperi i diritti del popolo», ha dichiarato Maduro, ricordando come le aggressioni esterne - una vera e propria guerra ibrida - abbiano colpito settori chiave come l’oro e il petrolio. Tuttavia, il presidente bolivariano ha espresso fiducia nella capacità del popolo venezuelano di innovare e superare queste difficoltà.

Maduro ha inoltre sottolineato il ruolo cruciale della gioventù nel processo di riforma costituzionale, chiamandola a guidare il paese verso un futuro di prosperità. «I tempi storici e geopolitici sono accelerati», ha affermato, esortando i giovani a partecipare attivamente al dibattito e alla costruzione di un nuovo Venezuela.

Infine, il presidente ha reso omaggio all’eredità di Hugo Chávez, ricordando come la vittoria del 1999 sia stata il frutto del suo leadership e della sua visione strategica. «La Costituzione del 1999 è nata dal popolo, per il popolo», ha dichiarato Maduro, ribadendo l’impegno del governo bolivariano a continuare su questa strada.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due

Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due

La disfatta europea di Giuseppe Masala La disfatta europea

La disfatta europea

Mondo multipolare dal rapporto della MSC: opportunità e sfide   Una finestra aperta Mondo multipolare dal rapporto della MSC: opportunità e sfide

Mondo multipolare dal rapporto della MSC: opportunità e sfide

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti” di Geraldina Colotti Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti”

Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti”

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L’ERA DEI QUISLING L’ERA DEI QUISLING

L’ERA DEI QUISLING

L'Europa tra l'incudine ed il martello di Giuseppe Giannini L'Europa tra l'incudine ed il martello

L'Europa tra l'incudine ed il martello

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA di Michelangelo Severgnini LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA

LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Il presidente Mattarella non ricorda? di Michele Blanco Il presidente Mattarella non ricorda?

Il presidente Mattarella non ricorda?

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti