Deputati leghisti incontrano a Milano l'addetto esteri dei separatisti di Taiwan
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di Laura RU*
L'addetto agli Esteri dell'amministrazione separatista di Taiwan, Joseph Wu, è passato da Milano dove ha incontrato Paolo Formentini, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera, e membro della lobby anti-cinese (e Sorosiana) IPAC.
Insieme a Paolo Formentini c'era anche il collega Igor Iezzi. I due legislatori leghisti hanno accolto la delegazione partita da Taiwan che fara' tappa in Repubblica Ceca, Polonia e a Bruxelles per incontrare altri falchi atlantisti che lavorano nell'ombra per incrinare i rapporti tra Cina ed Europa.
Joseph Wu ha apprezzato l'invio della nave militare Morosini, una delle decisioni piu' idiote del governo italiano. Ricordiamo che Formentini, nel quadro della sua attivita' di lobbista anti-Pechino, ha fatto un’interrogazione parlamentare per sostenere la partecipazione di Taiwan ai lavori dell’Organizzazione mondiale della sanità. Di cosa stiamo parlando, esattamente? Taiwan non e' uno stato ma un territorio e quindi non e' membro di organizzazioni internazionali. Caso chiuso.
Joseph Wu ha apprezzato l'invio della nave militare Morosini, una delle decisioni piu' idiote del governo italiano. Ricordiamo che Formentini, nel quadro della sua attivita' di lobbista anti-Pechino, ha fatto un’interrogazione parlamentare per sostenere la partecipazione di Taiwan ai lavori dell’Organizzazione mondiale della sanità. Di cosa stiamo parlando, esattamente? Taiwan non e' uno stato ma un territorio e quindi non e' membro di organizzazioni internazionali. Caso chiuso.
Un altro aspetto importante della visita di Wu riguarda il luogo, Milano, che potrebbe ospitare un nuovo ufficio di rappresentanza di Taipei in Italia, dopo quello di Roma. In cima all’agenda, una possibile cooperazione Italia-Taiwan nel settore dei semiconduttori.
In questi giorni, tanto per aggiungere benzina al fuoco, il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, è a Taiwan. Insieme alla collega Elena Murelli saranno impegnati in incontri politici, compreso quello con la "presidente" separatista Tsai Ing-wen.
Se Macron e Scholz cercano di gettare acqua sul fuoco per difendere le relazioni economiche con Pechino, il governo Meloni sta facendo l'esatto opposto per compiacere Washington e l'Italia rischia di ritrovarsi con il cerino in mano.
*Post Facebook del 19 giugno 2023
*Post Facebook del 19 giugno 2023