Der Spiegel denuncia: in Brasile colpo di stato morbido
La rivista settimanale tedesca evidenzia inoltre le fallacie nell'inchiesta 'Lava Jato' condotta dal giudice Sergio Moro
di Fabrizio Verde
In Brasile è in atto un golpe morbido. La democrazia è a rischio. A scriverlo non è il bollettino telematico di qualche organizzazione militante, ma la maggiore rivista settimanale tedesca, Der Spiegel.
Nell'articolo sulla vicenda brasiliana viene evidenziato come la «caccia alle streghe» contro Lula sia riuscita laddove Dilma Rousseff ha fallito. «Gli avversari di Lula – scrive il corrispondente Jens Glüsing – hanno raggiunto ciò che il suo fragile successore Dilma Rousseff ha fallito dal suo insediamento: saldare la base del Partito dei Lavoratori, i sindacati e i movimenti sociali con il governo».
Una saldatura importante per la tenuta della democrazia brasiliana, che si è tramutata nelle massicce manifestazioni tenute in tutto il Brasile in appoggio a Lula e al governo di Dilma Rousseff, contro il golpe morbido in atto. Manifestazioni assolutamente pacifiche, come osservato dalla rivista tedesca, dove lo stesso Lula si è mostrato conciliante. Al contrario di quelle organizzate dalle forze di opposizione connotate da un alto tassi di incitazione all'odio e alla violenza.
Altro punto interessante messo in evidenza dal corrispondente della rivista teutonica, è quello riguardante il giudice Sergio Moro, protagonista dell'inchiesta Lava Jato, una versione brasiliana dell'italiana Mani Pulite, a cui la popolarità avrebbe «dato alla testa», portandolo a compiere «atti a dir poco discutibili» come la pubblicazione di conversazioni private tra Lula e il Presidente Rousseff poche ore prima della nomina di Lula a ministro della Casa Civil.
Viene inoltre evidenziato un aspetto spesso trascurato o per meglio dire sottaciuto della vicenda: «Moro ambizioso giudice di Curitiba fa politica e ciò non corrisponde alla sua funzione (...) fino ad ora non è stato in grado di mettere insieme un atto d'accusa contro Lula, anche se decine di pubblici ministeri e la polizia federale di Curitiba da mesi scavano nelle finanze e nelle relazioni personali dell'ex presidente».
Attendiamo che i media di questo paese che si crede libero riportino notizie così importanti per informare correttamente i cittadini. Purtroppo sappiano che questa attesa sarà vana.