Dopo Boldrini anche Sgarbi. La politica ormai è solo immagine e gesto
di Paolo Desogus
La scena di Vittorio Sgarbi che si dimena come un ossesso mentre viene trascinato fuori dal parlamento fa il paio con l'immagine di qualche giorno fa di Laura Boldrini che si inginocchia per la morte di Floyd. Sono entrambe il segno di un parlamento destituito delle sua funzione di conflitto e mediazione, che lascia il posto alla rappresentazione narcisistica del cretino di turno. Siamo passati dall'etica all'estetica, dal politico all'immagine, dal contenuto al gesto.
Sia chiara una cosa però, questa destituzione è il frutto di un lungo lavoro che ha coinvolto quasi tutte le forze politiche.
È il risultato della decretazione selvaggia, della regressione culturale dei partiti, diventati ormai cartelli elettorali, così come dell'esplosione di nomine nelle famigerate taskforce e del taglio dei parlamentari votato vergognosamente dall'attuale maggioranza in spregio al valore costituzionale della rappresentanza.