Draghi riferirà alle Camere o non serve più?

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Draghi riferirà alle Camere o non serve più?

Di Draghi ormai sappiamo tutto, o quasi, sulla moglie nobile, sulla morte dei genitori... personalmente sarei però curioso di conoscere il suo programma politico.

Chiedo troppo? Anche le forze che si accingono a dargli la fiducia alle camere, sulla base di cosa hanno già detto sì? Cosa diavolo si sono detti durante il primo giro di consultazioni?

Più che i dettagli sui suoi cani o sulla Cappella di famiglia della moglie (notizia che comunque in altre epoche avrebbe giustificato un sacrosanto odio di classe), sarei insomma curioso di sapere cosa intende fare Draghi con il blocco dei licenziamenti e con i fondi europei del RF o cosa fare per il Mezzogiorno, la scuola, la sanità.

Da un documento discusso da Emiliano Brancaccio sembra che la linea di Draghi sarà quella di rafforzare il libero mercato, e chi l'avrebbe mai detto! Forse bisognerebbe discuterne un pochino prima del voto di fiducia.

Poi certo Draghi dovrà comunque riferire alle Camere, ma dal comportamento di Mattarella e dalle reazioni dei giornali sembra che questa vetusta pratica costituzionale sia solo una formalità.

Sono tempi strani, tempi in cui la democrazia è ormai roba da reazionari.

 

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

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