Elena Basile: "Non posso stringere mani che grondano sangue"
12301
di Elena Basile*
Solo in un giornale oggi ho visto una foto in prima pagina dell' inferno di Gaza
Meglio morire che sopravvivere: feriti, mutilati senza ospedali e medicine senza antidolorifici senza nulla.
I dannati della terra bersaglio indiscriminato di continui bombardamenti di un Paese che non ricorda la sua storia e le sofferenze del popolo ebraico. Dimenticati dall'Occidente democratico che difende i diritti umani?
Dimenticati dalla stampa oscena che fa gerarchie tra i popoli.
Il razzismo é già tornato.
I miliziani progressisti hanno il coraggio di fronte a questa barbarie di balbettare che Israele ha il diritto di difendersi?
Vergogna.
Ormai possono avallare tutto.
La menzogna, la delegittimazione del dissenso, la condanna di un popolo intero, dei palestinesi.
Vi ricordate Madeleine Albright ? Centinaia di bambini morti in Irak ? " é triste ma ne valeva la pena".
Questa la logica: l'Occidente corrotto e gradasso puô permettersi tutto.
Per spostare in suo favore gli equilibri del mondo.
E non ci riesce neanche.
Tattiche criminali che lasciano sangue e distruzione e non raggiungono gli obiettivi.
La classe di servizio : diplomatici giornalisti perfino gli accademici pronti a giustificare tutto.
Li porterei per un giorno intero a soffrire quello che la gente sta soffrendo a Gaza
Chissà forse aprirebbero gli occhi.
Disgustata dall ' immoralità diffusa nella classe dirigente.
Con quanta ipocrisia coprono le nefandezze.
Fino all ultimo, fino a un giorno prima della bara, si vendono al miglior offerente
Non posso stringere mani che grondano sangue.
*Scrittrice. Ex ambasciatrice. Post Facebook del 6 dicembre 2023