Elezioni comunali: è il trionfo della restaurazione Draghi

4831
Elezioni comunali: è il trionfo della restaurazione Draghi

Alle ore 15 si sono chiusi i seggi. Gli italiani erano chiamati alle urne per la prima tornata elettorale celebrata nel Draghistan. Il primo obiettivo è stato raggiunto: l’affluenza non ha raggiunto nemmeno il 60%, siamo fermi al 59,5% secondo i dati diffusi dal Viminale. Questo significa che 1 italiano su 4 ha deciso di non partecipare a quella che potremmo definire senza tema di smentita come una sceneggiata elettorale. 

Ormai, in pieno Draghistan, non ci sono più le alternative. Il vero vincitore è proprio lui: il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Sostanzialmente tutti i partiti sono appiattiti su neoliberismo e austerità, hanno sposato la narrazione pandemica governativa che non ammette alcun dubbio di sorta nonostante una gestione a dir poco fallimentare, quando non criminale, e tutti fanno a gara nel mostrarsi più realisti del re che siede in quel di Washington. A tal proposito l’Italia è divenuta ancora di più una grande portaerei della NATO in pieno Mediterraneo. Roma ormai prende parte a tutte le crociate contro Cina e Russia, nel vano tentativo di fermare l’ascesa di Pechino. 

Dunque, perché le persone dovrebbero recarsi alle urne? Tranne pochi aspetti secondari, non c’è offerta politica differenziata. Tutti (parliamo dei partiti più grandi e influenti) propongono le solite ricette trite e ritrite, oltre che ampiamente fallimentari. Sono infatti le politiche portate avanti dal governo Draghi con fanatica convinzione, così come tutti i governi neoliberisti precendenti, che hanno portato l’Italia allo sfascio attuale. 

Le uniche due ‘anomalie’ erano rappresentate dal Movimento 5 Stelle e in parte dalla Lega. Ma questi due partiti, in un modo o nell’altro, sono stati completamente normalizzati. Così come quelle forze di sinistra divenute ormai extraparlamentari e completamente irrilevanti. A livello elettorale così come nella società. 

Infine, da evidenziare l’ultimo capolavoro delle classi dominanti: mentre inaspriscono le loro scellerate politiche economiche e sociali distruggendo economia, diritti acquisiti, ogni briciolo di welfare state e proletarizzando i ceti medi, hanno creato come diversivo una guerra tra poveri su vaccini e green pass. Così i più colpiti dalle politiche governative invece di unirsi e pretendere che l’Italia recuperi la sovranità perduta, implementi politiche volte alla crescita, un necessario aumento di salari e pensioni, la ricostruzione di una sanità devastata dalla deriva austeritaria neoliberista; passano il proprio tempo a farsi una guerra assurdamente ideologica su lasciapassare sanitari e obblighi vaccinali. 

Questo è il Draghistan e siamo solo all’inizio. 

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle) di Giuseppe Masala L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Trump e la bolla di Bruxelles di Paolo Desogus Trump e la bolla di Bruxelles

Trump e la bolla di Bruxelles

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

C'è grande confusione di Michele Blanco C'è grande confusione

C'è grande confusione

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti