Emergenza Covid, la gestione italiana collassa definitivamente nelle ultime 72 ore
12238
Ricapitoliamo.
Nelle ultime 72 ore è successo che:
- l’Unione europea ha vietato la divulgazione degli atti sulla (im)preparazione dell'Italia alla pandemia per non “minare la sicurezza pubblica”. Di fatto, quindi, il nostro Paese era palesemente e colpevolmente incapace di affrontare l’emergenza ma stanno insabbiando tutto se no scoppia il finimondo;
- secondo la Procura di Bergamo l’ex direttore generale del ministero della Salute, nonché direttore aggiunto dell’OMS, avrebbe fatto sparire i report sulla gestione pandemica per coprire le gravi colpe di Speranza e del Governo Conte bis;
- il virostar Burioni ha ammesso pubblicamente - per giunta dalla poltrona della trasmissione mainstream più “autorevole” in assoluto, quella di Fabio Fazio - che il virus non si trasmette all'aperto. Facendo crollare, come se niente fosse, gran parte della retorica alla base di lockdown e restrizioni impunemente propalata per un anno a reti unificate.
Ciononostante ci sono ancora milioni di persone che si chiedono come mai l’Italia sia messa così male.
La risposta ce l’avete sotto il naso, basta unire i puntini.
L'Italia è ormai da decenni un Paese allo sbando totale.
Fallito politicamente, finanziariamente e culturalmente. Subordinato agli interessi delle banche e della grande finanza internazionale e in ostaggio di un manipolo di politicanti, traditori, svendipatria, faccendieri e vili affaristi, ininterrottamente al potere coi sotterfugi e le menzogne. E che riesce a sopravvivere esclusivamente grazie ai sacrifici dei suoi cittadini. Gli stessi che, pur ridotti in miseria, stanno diligentemente e pazientemente subendo tutto questo da un anno, ma si vedono costantemente additati come gli unici responsabili di questo disastro.
Il problema, quindi, non è soltanto venire fuori dalla pandemia. Quanto piuttosto rifondare l’Italia dalle sue fondamenta. Recuperando lo spirito unitario e il senso di appartenenza a un destino comune che ci hanno fatto diventare uno dei paesi più belli e prosperi del mondo. Un luogo in cui sia di nuovo possibile sognare un futuro migliore per noi e per i nostri figli.