Energia, telecomunicazioni, acciaierie... svendiamo tutto!
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di Alessandro Volpi
Svendiamo tutto. I commissari di Ilva hanno ricevuto tre offerte che sono la prova di come stia messa l'Italia. Si sono presentati gli azeri di Baku Steel, una società che ha meno di 2000 dipendenti ed è una filiazione del presidente Ilham Aliyev, figlio del "grande leader" Heydar, in carica per oltre trent'anni, gli indiani Jndal, di cui conosciamo i precedenti italiani, e il fondo BedRock, una filiazione di Cleveland Cliffs, caratterizzato dalla presenza dominante di Vanguard, BlackRock e State Street.
Mi sembra abbastanza evidente che un settore molto importante per il nostro paese, che occupa solo con Acciaierie d'Italia oltre 10 mila addetti, stia per essere distrutto o per finire in mani decisamente inquietanti. Peraltro, sembra che gli acquirenti americani caldeggino l'ipotesi di un rigassificatore per ridurre il prezzo dell'energia; in tal mondo favorirebbero le società che producono gas liquido, di cui sono azionisti, e la dipendenza dagli Stati Uniti.
Energia, telecomunicazioni, infrastrutture, meccanica, sicurezza e acciaio in mano alla finanza Usa, ma abbiamo inventato il ministero del made in Italy e siamo tutti patrioti.