Facciamo parlare la Manovra di Bilancio
Estrapolando alcuni passaggi si percepisce la inadeguatezza della Manovra economica del Governo
di Federico Giusti
Abbiamo estrapolato alcuni passaggi dalla Manovra di Bilancio presentata dal Governo Meloni.
Facciamo parlare se non i fatti almeno le dichiarazioni ufficiali estrapolandole dai testi a confermare un giudizio assolutamente su questa Manovra
La manutenzione del territorio? Diminuiscono i fondi
In materia di sicurezza e protezione civile rilevano il rifinanziamento - a carattere permanente -del fondo per la partecipazione alle missioni internazionali (1,27 miliardi nel 2025 e 1,57 miliardi dal 2026), del fondo per le emergenze nazionali (0,5 miliardi nel 2025 e 0,2 miliardi dal 2026) e
l’istituzione di un fondo destinato al finanziamento degli interventi di ricostruzione (1,5 miliardi nel 2027 e 1,3 miliardi annui dal 2028).
I poderosi tagli ai Ministeri, alla Protezione civile, alle aree vittime di esondazioni e terremoti, tagli alle reali emergenze dei territori che colpiscono per altro le regioni alluvionate governate dal centro sinistra
Riduzione e razionalizzazione della spesa dei Ministeri (5,2 miliardi nel 2025, 4 miliardi nel 2026, 3,5 miliardi nel 2027).
La missione Soccorso civile è in diminuzione di 1,6 miliardi (-24,4 per cento rispetto alle previsioni assestate 2024). Nel programma 8.4 Interventi per pubbliche calamità (-0,9 miliardi circa), le riduzioni principali riguardano i trasferimenti alle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche colpite dagli eventi alluvionali del 2023 (-0,5 miliardi), in linea con la programmazione
pluriennale della legge di bilancio 2024 e i trasferimenti ai territori colpiti dagli eventi sismici del 2009 e del 2016 (-0,2 miliardi), alcuni dei quali sono finanziati dal Fondo complementare per il PNRR. Nello stesso programma, a parziale compensazione, aumentano le risorse destinate alla ricostruzione nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016 (come previsto dalla legge di bilancio 2024). Nell’ambito del programma 8.5 Protezione civile (-0,4 miliardi), la variazione negativa riguardante il Fondo per le emergenze nazionali (-0,3 miliardi rispetto all’assestato 2024) è meno marcata di quanto sia stato previsto dalla programmazione pluriennale della legge di bilancio 2024, poiché il decreto-legge n. 39 del 2024 ha autorizzato ulteriori nuove risorse per fronteggiare le emergenze dovute ad eventi calamitosi, pari a 0,1 miliardi per ciascuno degli anni 2025 e 2026.
Il ritorno alla terra è solo frutto di demagogia. pesca e agricoltura oggetto di disinvestimenti
La missione 9Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca diminuisce di 0,8 miliardi (-33,4 per cento rispetto all’assestato 2024)
Disinvestimenti per la transizione energetica?
La missione Energia e diversificazione delle fonti energetiche riflette una diminuzione di 0,2 miliardi (-14,5 per cento rispetto alle previsioni assestate del 2024), in gran parte riferibile al programma Promozione dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico. Si tratta, nello specifico, di riduzioni già incorporate
nella previsione 2024-2026 e che riguardano, tra le altre cose, il Fondo per la transizione energetica nel settore industriale (-0,15 miliardi), il Fondo finalizzato all'erogazione di contributi per l'installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli (-0,1 miliardi) e i trasferimenti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali per l'erogazione del contributo straordinario ai titolari
di bonus sociale elettrico (-0,2 miliardi)
La missione Competitività e sviluppo delle imprese vede decrementare le proprie dotazioni rispetto all’assestato 2024 di 11,9 miliardi (-14,4 per cento)
La missione Infrastrutture pubbliche e logistica registra una diminuzione di 0,9 miliardi pari a -11,2 per cento rispetto all’assestato 2024.
La missione Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente riflette una diminuzione di circa 0,4 miliardi (-11,8 per cento).